30 Maggio 2024
Ci stanno riprovando e probabilmente ci riusciranno. Superata la frontiera del vaccino che immunizza, o così garantivano, per il contagio che c’è, la farmacopea ladra e mafiosa si spinge fino alle colonne d’Ercole della medicina preventiva, del “vaccinare i sani” che equivale a minarli, a spacciarli all’occorrenza. Sentite il Corriere, sempre più organo dei grandi poteri dell’industria sanitaria: “La cause del cancro: che cosa sappiamo oggi? Non esiste una risposta definitiva al perché si sviluppa un tumore, ma sono noti moltissimi fattori di rischio che giocano un ruolo più o meno determinante: età, ereditarietà, sili di vita, fattori ambientali. Sono stati fatti notevoli passi avanti ed è ormai chiaro che la proliferazione incontrollata delle cellule cancerose dipende da alterazioni (mutazioni) dei geni”. Cioè l’acqua calda di quello che si sa da secoli. Poi passano ad intervistare un capo degli oncologi, il professore Saverio Mineri e cosa dice il presidente dell’associazione medici oncologi? Le stesse cose delle multinazionali dei vaccini riconvertite al vaccinare i sani: che il grosso dei cancri può e deve essere prevenuto col vaccino, che ci sarà, c’è già oggi, un vaccino per ogni possibile cancro e allora che si aspetta? Una paginata intera per fare pubblicità alla nuova frontiera vaccinale dietro il paravento dell’informazione scientifica. Da cui, però, sparisce il vaccino Covid come fonte di turbocancri e di altre patologie destinate a sfociare in cancri o ad alimentare quelli latenti. Cosa ormai certa, comprovata da migliaia di studi in tutto il mondo e riconosciuta perfino dai fabbricanti di vaccini. “Ereditarietà o familiarità? I tumori sono ereditari? È una domanda che ricorre spesso, una paura diffusa. «Ma se si guardano i numeri, ci si sente rassicurati: solo una quota minoritaria di tutti i tumori diagnosticati ogni anno, viene inserita dai medici nella categoria di quelli che in gergo si chiamano “familiari”, perché hanno un evidente legame di parentela - chiarisce Cinieri (sic!) - . Questo non significa che con i geni si trasmette la malattia, ma solo una maggiore predisposizione a svilupparla. Se quindi ci sono stati diversi casi di cancro in famiglia, non significa che tutti i membri prima o poi si ammaleranno, ma solo che occorre prestare maggiore attenzione a seguire stili di vita sani e sottoporsi con regolarità ai controlli suggeriti dal proprio medico. È possibile infatti ereditare un gene mutato che rende la cellula più suscettibile alla malattia, ma perché il tumore possa cominciare a svilupparsi e crescere è necessario che si sommino altri errori». Per questo gli esperti sconsigliano di sottoporsi senza una particolare indicazione medica ai test genetici a pagamento che possano rivelare una maggiore probabilità statistica di andare incontro al cancro”. Saremo profani, saremo in malafede e magari complottisti, ma a noi questo modo di procedere ricorda molto l’irresponsabilità non innocente già sperimentata in anni recenti. Si gira intorno ai geni, per non dire che geneticamente tutti siamo predisposti, prima o dopo, a qualche forma di tumore, ma si scambia una delle cause con il rimedio ovvero si promuovono preparati che scatenano cancri che si vorrebbero curare, prevenire con i medesimi preparati, a mRNA, che funzionano modificando il patrimonio genetico. Sul sito Telegraph.ph, ripreso da dcnews,it, si dà conto di una ricerca che dimostra proprio questo, e che ovviamente al Corriere e al presidente degli oncologi è sfuggita: “I vaccini anti-COVID a mRNA, precedentemente non utilizzati al di fuori degli studi su piccoli animali da laboratorio, sono stati somministrati a miliardi di persone dopo studi clinici superficiali e affrettati. Come gli scienziati hanno appreso nel 2022, i vaccini mRNA causano un “passaggio di classe” agli anticorpi IgG4. Un altro studio ha scoperto che questa specifica sottoclasse di anticorpi è associata a una crescita più aggressiva del cancro e causa una malattia tumorale iperprogressiva nei topi e nell’uomo. Sfortunatamente, le iniezioni ripetute del vaccino Covid mRNA sono percepite dal nostro sistema immunitario come un “irritante persistente” e causano il passaggio degli anticorpi IgG4. L’effetto “irritazione persistente” probabilmente si verifica non solo a causa delle iniezioni ripetute ma anche a causa dell’espressione genetica dell’mRNA che non si ferma mai nella metà delle persone vaccinate. Sfortunatamente, uno studio del 2020 pubblicato sul Journal for Immunotherapy of Cancer del British Medical Journal suggerisce che avere più anticorpi IgG4 – di QUALSIASI tipo – migliora la progressione del cancro. Lo studio di Wang et al. è stato fatto due anni prima della scoperta del passaggio alla classe di anticorpi IgG4 correlata al vaccino mRNA”.
È il modo di procedere dei propagandisti che impongono la scienza come dogma fin che conviene, subito pronti ad ignorarla quando la stessa scienza corregge le certezze precedenti o, peggio, sbugiarda la comunicazione affaristica dei virologi e dei politici pubblicitari. Il vaccino previene o origina il cancro? L’informazione omertosa non ha dubbi ma la risposta più onesta sembra la seguente: lo origina e crea il presupposto per altri vaccini che lo combattono in una spirale infinita, di vantaggio perenne per l’industria ma di distruzione per le cavie umane da “riparare” con anni di anticipo su potenziali, presunte insorgenze. Ma può il consorzio umano reggersi su simili presupposti faustiani, può arrivare a pretendere una schermatura perenne per qualsiasi genere di infermità, di anomalia genetica, sapendo che questa pretesa di immortalità finisce inevitabilmente per cozzare contro la Nemesi della natura? Che non esiste preparato chimico che non crei conseguenze anche gravi? “Beh? Che c’è? Anche l’aspirina può uccidere” dicono adesso gli apologeti del vaccino non trovando più argomenti per negarne la pericolosità. E su un simile assunto vorrebbero bombardare l’umanità, a partire dai neonati, dai feti, con decine e decine di sieri da ripetere periodicamente. Se non è allucinante tutto questo!
Ci riproveranno e quasi certamente ci riusciranno. La gente normale, comune, che non ha storia e non ha ruoli pubblici, non ha tempo per assorbire competenze scientifiche sofisticate come fosse alla scuola radio elettra, deve tirare a campare questa gente sgangherata, questo gregge di pecore matte che corrono dietro a una coppia di imbonitori chiamati Ferragnez, ai modelli di Maria de Filippi, e che poi, condannati dalla loro inconsistenza culturale, da un intelletto atrofizzato, da un linguaggio afasico, si uccidono come tutti quelli che stanno più prossimi all’animale che all’anima, avvelenandosi, dandosi fuoco o scaraventandosi da un cavalcavia. Queste pecore matte sono facilissime da terrorizzare: ci si dispera perché “non imparano” ma non è proprio così, imparare imparano e difatti la quarta ondata vaccinale è andata pressoché deserta. Il fatto è che dimenticano in fretta, si fidano, perché non osano credere che chi li governa abbia mentalità e fattezze di mostri, di cannibali. E così finiscono, o se preferite finiamo, per ricascare sempre nelle stesse suggestioni, nei condizionamenti che di scientifico hanno poco o niente e tutto di politico a dimensione affaristica e criminale. Poi anche i fanatici, gli irriducibili della menzogna e della propaganda che vorrebbero impedire il dissenso e la testimonianza: dopo sette mesi di chemioterapia ho ricominciato a viaggiare, a tenere conferenze in giro, quella attuale l’ho chiamata “Vaccini e potere”, non per caso. Appena annuncio un appuntamento sui social vengo immediatamente bersagliato da attacchi, sarcasmi, provocazioni. Di che hanno paura ancora gli ultras vaccinali? Che si scopra un gioco ampiamente scoperto? O di sentire ciò che non vogliono sentire, il sospetto che sotto sotto terrorizza pure loro? Anche chi ha organizzato il convegno “novax” di Napoli, pieno di studiosi ed esperti, mi confidava di avere subito boicottaggi pesanti, dal PD, dai sindacati, da settori cittadini collusi con questo e quel giro di interessi. Eppure ogni giorno anche questi che tramano, che difendono la propria malafede si debbono scontrare con evidenze tragiche, spaventose. Vivo in un borgo piccolissimo dove tutti si conoscono o almeno si riconoscono e così riconosco quel tale dall’incedere faticoso, straziante, forse una malformazione congenita, una qualche forma spastica, non saprei dire, mai scambiato una parola, ma nella pena dantesca e indomabile del suo trascinarsi lo riconoscevo e andava più svelto di me, in spiaggia lo incrociavo sul bagnasciuga e regolarmente mi superava, potevo vederlo allontanarsi oscillante e sbuffante nella sua volontà scatenata e automatica. Non lo incontravo da mesi, l’ho rivisto ieri, ancora risoluto ma irriconoscibile, ormai un’ombra rallentata, un movimento angosciante, come di invertebrato che pareva strisciare sul marciapiede. E avevo la ragionata certezza che anche lui avrà avuto le sue tre o più dosi che hanno cercato il male, l’hanno trovato, l’hanno reso irreversibile e definitivo come per i cancri, per gli attacchi cardiaci, per infinite patologie autoimmuni. Non sono mai stato un complottaro, dietrologo sì perché andare dietro alla verità ufficiale lo considero parte non sacrificabile del mio lavoro, ma i complotti facili, che trovano soluzioni facili, che mescolano tutto in un minestrone tossico e allucinato, non mi hanno mai sedotto. Ma che pensare al cospetto di un virus del quale tuttora non si sanno o si tacciono le vere cause, fonte di bugie colossali che hanno fatto fuggire i responsabili come l’americano Fauci o indotto il regime cinese a eliminare i suoi Stranamore, come facevano i grandi tiranni del passato a conferma che l’uomo dai suoi orrori non impara niente? Bugie che si è cercato di sorreggere con le versioni più improbabili e più risibili, con le spiegazioni di scienziati simili ad astrologi, tutta gente che ha messo insieme carriere politiche o mediatiche, ha rimpinguato il caveau, ha raggiunto la villa palladiana. Che pensare davanti a un vaccino che doveva scongiurare un virus sconosciuto e ha finito per scatenare effetti di gran lunga peggiori? No, non può essere un caso questa sua letalità così sofisticata, capace di originare, di fomentare ogni male noto e perfino ignoto all’uomo. Non può essere un caso o uno sbaglio questa attitudine a sconvolgere il patrimonio genetico e immunitario delle cavie umane. Questa è stata una cosa meticolosamente studiata, preparata, organizzata e quindi imposta con determinazione mostruosa. In tutto il mondo ma in Italia di più. In Italia ci siamo scoperti governati, torturati da figure di potere simili a vampiri, senza coscienza, senza rimorsi. Figure terrificanti che ancora impazzano, che si riproducono: l’ennesima vittima di protocolli tutti sbagliati, a Rho nel Milanese, si sfoga con l’ex ministro Speranza e, a fianco, Cecilia Strada, l’ereditiera, candidata alle Europee dall'amica Elly Schlein, scuote la testa, le ride in faccia. Dicevano i padroni del mondo e della politica finanziaria che al mondo eravamo troppi, che almeno la metà era composta da “mangiatori inutili” e andava soppressa. E adesso ci riprovano con la vaccinazione preventiva a tappeto, col curare i sani. No, non è complotto vedere le cose come sono, sentire quello che dicono. Non lo è rendersi conto che il mondo è diventato un pandemonio, un regno delle tenebre dove tutto è rovesciato, dove vige il caos, dove la paranoia, la schiavitù, il ciclico olocausto dei “mangiatori inutili” hanno travolto ogni altra religione e umanità. Un regno del male per il quale non sembra scorgersi antidoto o rimedio.
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