12 Aprile 2024
Fonte: Imagoeconomica
Ci risiamo: un nuovo virus potrebbe essere in arrivo dalla Cina (dopo il Covid), potrebbe, in quanto non si è ancora sviluppato a macchia d'olio, anzi. Ma tanto è bastato per scatenare le vedove inconsolabili del terrore. Tutto nasce da un uomo di 37 anni che sarebbe finito in condizioni critiche dopo avere contratto l'herpes B, meglio noto come virus delle scimmia. Il contagio dovrebbe essere avvenuto all'interno di un parco ad Hong Kong in cui è possibile, per i visitatori, avere un contatto molto ravvicinato con questi animali. Ora tutti a chiedersi se questo caso isolato può scatenare una sorta di nuova pandemia in Europa.
Ad oggi la risposta è perentoria: no. Covid e restrizioni varie non sono neanche ipotizzabili, talmente la situazione è abbondantemente sotto i livelli di guardia. Nonostante ciò, qualcuno non perde l'occasione per tirare fuori dal cassetto dei ricordi il libro della paura, orfano dell'enorme esposizione mediatica avuta nel triennio 2020/22. E nonostante l'attenzione verso nuove forme di presunti virus sia notevolmente cambiata da 4 anni a questa parte. Nel caso specifico, il patogeno è stato catalogato con il nome di herpes B, o virus simiae facente parte della famiglia degli Herperviridae, e dalle prime informazioni risulterebbe molto letale. La prima volta fu indentificato nel lontano 1932 su macachi e scimmie, con una reazione asintomatica. Ma solo sugli animali, per l'uomo è diverso: se colpisce gli organismi può provocare seri danni. Questo virus si può trasmettere da persona a persona in due modi: a causa del contatto dei fluidi infetti delle scimmie oppure per dei graffi e morsi degli animali in questione. Va da se che il contagio non è dei più semplici, difficilmente si hanno dei contatti ravvicinati con le scimmie.
L'uomo cinese colpito con molta probabilità al parco Kam Shandi Hong Kong, dove il contatto con gli animali è possibile, ha sviluppato una febbre molto alta che lo ha portato, poi, a perdere conoscenza. I sintomi del virus si manifestano entro i 3-7 giorni dal contagio. Nella sua fase avanzata l'herpes B si manifesta con infiammazioni al midollo osseo e nel cervello, sviluppando, secondo le statistiche, un tasso di letalità pari all'80%. Tre anni fa il primo caso a Pechino provocò la morte di un veterinario. Insomma, due casi in 3 anni, pochi per scatenare panico e allarme.
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