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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vaccino Covid, morti e malattie "improvvise" non si contano più. Ci stanno sterminando. Ma continuano a negare

Nessuno più si sogna di negare la correlazione fra sieri e reazioni avverse. Tranne in Italia, dove i Burioni si aggrappano a studi e statistiche lacunose, parziali, manipolate. Non rendono gran servizio neppure alla loro verità, e allora arrivano i troll a fare il dirty work.

14 Marzo 2024

Morte

Ci stanno facendo fuori tutti anche se Burioni dice il contrario. Sono i veri negazionisti e mandano i troll a disturbare, terrorizzati dall’uscire delle verità che non possono più soffocare. Anche io, più emergo come testimone di quanti, vaccinati, si sono scoperti malati e gravemente malati, e più vengo bersagliato: “Come. Sputi sui vaccini e poi fai la chemio? Ti affidi alla stessa scienza che neghi?”. Ma io non nego niente, anzi dimostro di non essere un complottista che però non vuole affogare nell’acqua sporca: i vaccini li hanno sperimentati, e lo ammettono, su di noi. Il dogma della scienza magica, che non fallisce mai, insuscettibile di verifiche e di correzioni! Come se la storia della medicina non fosse costellata di farmaci imposti e poi ritirati, ricordate il Talidomide che faceva nascere i bambini deformi? Ma i troll, mandati da virologi e politici con la coscienza sporca, sono lì per quello. Non rendono gran servizio neppure alla loro propaganda i Burioni e Bassetti, più si affannano e più scoprono loro malgrado le magagne di una macchina del consenso che fa acqua da tutte le parti: adesso il virologo di Fabio Fazio si appella ad una statistica, uno studio dal quale emergono parzialità, cautele, manipolazioni. Se sono ridotti a questo, quanto può essere fragile la loro verità? Ma sentite come parla della sua sventura una attrice influencer americana, questa Olivia Munn, 43 anni, di Oklahoma City: «Mi è stato diagnosticato un tumore al seno. Spero che condividendo questo aiuti gli altri a trovare conforto, ispirazione e sostegno nel proprio viaggio. Nel febbraio 2023, nel tentativo di fare un semplice controllo sulla mia salute, ho fatto un test genetico che verifica novanta geni del tumore. Sono risultata negativa per tutti, incluso il BRCA (il gene del cancro al seno più conosciuto). Anche mia sorella Sara era negativa. Ci siamo chiamate e ci siamo date il cinque a telefono. Lo stesso inverno ho anche avuto una mammografia negativa. Due mesi dopo mi è stato diagnosticato il tumore al seno. Negli ultimi dieci mesi ho subito quattro interventi chirurgici, tanti giorni passati a letto che non riesco neanche a contare ed ho imparato più cose sul tumore, il trattamento del tumore e gli ormoni di quanto avrei mai potuto immaginare. Stranamente ho pianto solo due volte. Immagino di non aver sentito il tempo di piangere. La mia attenzione si è concentrata e ho messo da parte le emozioni che avrei sentito interferire con la mia capacità di mantenere la lucidità».

Olivia Munn racconta, né più né meno, di un turbocancro scoppiato in due mesi dopo anni di controlli perfetti. Quante dosi? Non lo specifica, ma il silenzio strilla un’omertà fragorosa. Un’altra attrice americana, Robyn Bernard, 64 anni, la Terry Brock di General Hospital, è appena morta in modo misterioso a San Jacinto, California: trovata cadavere in un campo dietro a un punto commerciale. “La causa della morte non è stata rivelata e gli investigatori locali stanno ancora indagando sull'accaduto”. Ci fanno fuori tutti, lentamente o in modo bruciante. La cantante ultrasettantenne Loredana Berté comincia a contorcersi a poche ore da un concerto, la ricoverano, i media minimizzano ma deve annullare tutti gli impegni e l’informazione alla fine è costretta ad ammettere che la situazione è grave e sconosciuta o almeno non riconosciuta, “si rendono necessari ulteriori e urgenti controlli”. Insomma Berté lotta per la vita. Cadono anche molti che prendevano in giro gli scettici sul vaccino, i cauti, i timorosi di ammalarsi come certo Stefano Fresi che deve interrompere una performance in teatro senza tanti giri di parole, “scusate, non fa parte del copione, mi sento morire”. Adesso è anche lui ricoverato senza termine e non sfotte più. Un altro che non potrà più fare da testimonial vaccinale è il l tenente colonnello Jered Little, morto improvvisamente il 30 novembre 2023 a causa di un ipotetico infarto o ictus (e già l’incertezza della diagnosi la dice lunga). Secondo un rapporto del Defense Visual Information Distribution Service, "Il tenente colonnello Jered Little, comandante della Public Health Activity-Hawaii, riceve il vaccino Pfizer al Tripler Army Medical Center, Honolulu, il 23 dicembre 2020. L'inoculazione è stata parte del piano di distribuzione e somministrazione del vaccino COVID-19 del Dipartimento della Difesa che costituisce una strategia graduale, standardizzata e coordinata per stabilire le priorità, distribuire e somministrare i vaccini COVID-19 per proteggere il personale del Dipartimento della Difesa, mantenere la preparazione e supportare la risposta nazionale al COVID-19”. Il militare
"è stato trovato privo di sensi dalla moglie, che ha chiamato i servizi di emergenza sanitaria ed ha eseguito la rianimazione cardiopolmonare fino all'arrivo dei paramedici. Sfortunatamente, non sono stati in grado di rianimarlo ed è stato dichiarato morto sul posto".

Ci stanno facendo fuori tutti, chi di turbocancro, chi di infarto o tumori del sangue o patologie intestinali destinate a sfociare in oncologiche, ma in Italia almeno la propaganda negazionista resiste e i troll fanno il lavoro sporco. E chi a stento resiste non riesce a fare i conti con la coscienza e con la verità. Il pianista Allevi, che avevo criticato ricevendo insulti, maledizioni, auspici di morte, deve annullare un altro concerto. Non ce la fa, sta male, essere “un nuovo Giovanni” non lo aiuta. Ma continua a non capire o a fingere: “Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo”. Sì, Giovanni, ma cosa siamo noi, attaccati a una vita che non è più vita? E perché ci ritroviamo ridotti a questo?

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