07 Febbraio 2024
Fonte: facebook @lorella beretta
Un aumento di mortalità per tumori al colon-retto, un vero e proprio boom tra i giovani adulti di 25-49 anni emerge dai risultati di uno studio italiano sulla rivista Annals of Oncology nel quale si prevedono i tassi di mortalità per tumore nell’Unione europea e nel Regno Unito per il 2024. La crescita conferma una tendenza già rilevata nel Regno Unito, che potrebbe dipendere da fattori di rischio quali sovrappeso e obesità.
Nel 2024 nell'Unione Europea sono attesi complessivamente quasi 1,3 milioni di decessi per cancro, un numero molto elevato ma in frenata rispetto agli anni passati: i tassi di mortalità, infatti, rispetto al 2018 scendono del 6,5% negli uomini e del 4,3% nelle donne. Cresce però, appunto, la mortalità per alcuni tumori, come quello del colon retto tra i giovani adulti.
Tra i tumori più diffusi, continua il calo della mortalità per quello al polmone, ma riguarda solo i maschi, per i quali rispetto al 2018 i tassi scendono del 15%. Per quel che riguarda le donne, invece, continua a essere favorevole l'andamento della mortalità per tumore alla mammella che scende del 6% rispetto al 2018. "I progressi nella diagnosi del tumore alla mammella hanno un ruolo fondamentale nel sostanziale calo dei tassi di mortalità, ma i progressi nei trattamenti e nella gestione della malattia sono le ragioni principali dell'aumento del numero di persone che sopravvivono", spiega Eva Negri, docente di Epidemiologia Ambientale e Medicina del Lavoro all'Università di Bologna e co-leader della ricerca
In un contesto comunque ancora difficile, preoccupa in particolare l’aumento stimato nella mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani adulti di 25-49 anni – anche in Italia –, che potrebbe dipendere da fattori di rischio quali abuso di alcol e l’obesità, anche se molte persone pensano possa essere legato agli effetti avversi da Vaccino Covid.
"I fattori chiave che contribuiscono all’aumento dei tassi di mortalità per tumore al colon-retto tra i giovani includono il sovrappeso, l’obesità e le condizioni di salute correlate, come alti livelli di glucosio nel sangue o il diabete – spiega Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica ed Epidemiologia presso l’Università Statale di Milano – Si dovrebbe considerare l’adozione di politiche che promuovano l’aumento dell’attività fisica, la riduzione del numero di individui in sovrappeso o obesi e la limitazione del consumo di alcol. Inoltre, in termini di prevenzione, si dovrebbe valutare anche l’estensione dello screening per il tumore al colon-retto avviando la campagna a partire dai 45 anni".
Preoccupa inoltre il persistente rischio costituito dall’abuso del tabacco, che rimane responsabile del 25% di tutti i decessi per tumore tra gli uomini e del 15% tra le donne nell’Ue. Non solo è il principale fattore di rischio per i decessi per tumore ai polmoni, ma anche per altri tipi di tumore, tra cui quello al pancreas.
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