Otoliti cosa sono, sintomi, cause e cura della vertigine posizionale parossistica benigna: tutto sulla malattia di Giorgia Meloni
Gli otoliti sono diventati famosi nelle ultime ore perché hanno colpito il premier Giorgia Meloni. Ecco come vengono e come curarli
Otoliti, cosa sono, sintomi, cause e cura del problema che ha afflitto il Premier Giorgia Meloni a partire da l'altro ieri. I collaboratori del Presidente del Consiglio hanno spiegato che la Meloni è in fase di ripresa. La conferenza stampa di fine anno a Palazzo Chigi è già stata posticipata per due volte, prima il 21 dicembre scorso, saltata per influenza, poi quella prevista per oggi 28 dicembre 2023, per lo stesso motivo. La nuova data è stata fissata per il 4 gennaio 2024 alle ore 11.00.
Otoliti cosa sono, sintomi, cause e cura: tutto sulla malattia di Giorgia Meloni
Gli otoliti (o otoconi) sono dei piccolissimi agglomerati di ossalato e carbonato di calcio, paragonati a dei minuscoli sassolini, inglobati in una matrice gelatinosa (endolinfa) localizzata nell'orecchio interno. Tali formazioni contribuiscono a mantenere l'equilibrio, a stimolare le ciglia durante i movimenti della testa che inviano informazioni al cervello sulla posizione della testa. Un'importante funzione dell'orecchio interno infatti è proprio quella di regolare l'equilibrio del corpo. Gli otoliti sono indicatori di equilibrio, movimento e direzione.
Quando però l'orecchio intorno viene interessato da traumi, infenzioni o altre condizioni, gli otoliti si possono distaccare, andando a finire nei canali semicircolari. Stimolati in maniera erronea, diventano sensibili alle posizioni della testa e questo porta alla vertigine posizionale parossistica benigna (o vertigine da distacco di otoliti).
I sintomi sono vari, come ad esempio le intense vertigini di breve durata, legate ai cambi di posizione, nausea, vomito e movimenti involontari degli occhi (nistagmo). Se trattate in modo adeguato la VPB può guarire anche senza interventi chirurgici o farmaci. Il trattamento consiste in alcune manovre per riposizionare gli otoliti.
Cosa succede quando gli otoliti si spostano e come diagnosticare il movimento
Il movimento per diagnosticare la vertigine da otoliti è valutare la storia clinica del paziente e i segni che si presentano durante la visita, il cui medico specialista è quello specializzato in otorinolaringoiatria.
Quando gli otoliti si spostano nei canali semicircolari dell'orecchio interno (spesso accade quando si cambia la posizione del corpo da sdraiata a eretta o viceversa), si avverte un repentino senso di vertigine.
Ecco le caratteristiche delle vertigini posizionali indotte dal distacco degli otoliti:
senso: rotatorio, destro oppure sinistro;
durata: breve, da pochi secondi a qualche minuto;
movimento: la crisi vertiginosa può essere indotta soltanto da un cambiamento nella posizione.
Altri sintomi secondari prodotti dal distacco degli otiti come nistagmo (movimento involontario rotatorio e congiunto dei bulavi oculari); nausea; vomito (raro); tachicardia; perdita di equilibrio; visione offuscata; incertezza nei movimenti; stato di leggera confusione. Di solito non si manifestano problemi uditici, se non in rari casi acufeni (fischio).
La manovra di Dix-Hallpike è utile a riposizionare gli otoliti e consiste nel far passare il paziente da una posizione seduta a una sdraiata, con la testa inclinata a 45° rispetto al corpo. Il test va ripetuto prima per il lato destro e poi per il sinistro, per verificare se le concrezioni si sono formate in una o in entrambe le orecchie. Se il test provoca una vertigine rotatoria accompagnata da nistagmo, vuol dire che gli otiti si sono staccati dagli organi otolitici, e si muovono liberamente nei canali semicircolari e quindi la diagnosi è confermata. Altrimenti, se il test non ha alcun effetto, significa che i canali semicircolari sono puliti dagli otoliti e bisogna cercare un'altra causa per le vertigini del paziente.
Il disturbo che si crea è di tipo meccanico e non risponde bene ai farmaci. Soltanto in alcuni casi gravi di vertigine parossistica posizionale benigna, si può ricorrere a dei medicinali antivertiginosi (o soppressori vestibolari) per alleviare le crisi acute. I medicinali sono: antistaminici; sedatici; farmaci antiemetici. Nella maggior parte però sono sconsigliati, perché agiscono solo sui sintomi della vertigine, cioè la sensazione di giramento e di nausea che provoca, ma non sulla sua origine. L'opzione terapeutica potrebbe non avere effetto e in alcuni casi serve la chirurgia per rimuovere gli otoliti dai canali semicircolari.
Vale lo stesso per qualsiasi altro intervento neurochirurgico, quindi si ricorre a essa solo in situazioni di estrema necessità.