07 Dicembre 2023
Fanno incazzare i propagandisti e i provocatori che ancora latrano all’idolatria vaccinale, che invocano sbavando chiusure e ricatti. Come ai bei tempi, belli per loro, quando si eccitavano “tirando fuori il greenpass”. Unicuique suum! E ti vengono a spiegare che no, il vaccino non porta conseguenze, non genera tumori e tu ti trovi in un reparto con una flebo di chemio che dura 8 ore e vorrresti dire a questi cialtroni, perché non venite qua, perché non prendete il mio posto? Ma poi ti consoli pensando che verrà anche il loro turno. Sempre che non abbiano mentito sull’essersi vaccinati. Sta girando una lista di undicimila potenti – politici, vip, privilegiati – che avrebbero simulato la somministrazione e si fa di tutto per soffocarla, per bloccare chi la diffonde. Si arriva però al sommo del grottesco e dello squallido per cui chi lamenta conseguenze viene censurato (a me hanno tolto due interviste da youtube in cui raccontavo del mio linfoma post vaccinale), si demonizza la notizia dei finti assuntori, tra cui, si mormora, il nostro ineffabile presidente e il resto del regime sanitario, però le fasulle patentate come la cantantina Madame, che predicava immunizzazione a tutto spiano e poi si guardava bene dal farsela, in punizione le mandano a Sanremo e i fan, che sono della razza cretina dei giovani attuali, dicono: sei un mito, hai fatto bene. Ed hanno il loro veleno in circolo.
Ma, per veri o inventati che siano, sono elenchi che ogni tanto tornano appaiono del tutto verosimili: si sa per certo che i lotti di vaccini non erano tutti uguali, che alcuni risultavano particolarmente tossici e hanno messo in galera uno statistico neozelandese che lo dimostra con tanto di dati: oltre il 20% di morti consequenziali. Le autorità nazionali non potendo smentire le correlazioni pensano bene di ingabbiare chi le traccia. Una boss del WEF, quello del criminale Schwab, la Jacinta Arden, ex primo ministro, laburista, anche lei ha finto di vaccinarsi e poi è fuggita dal suo Paese che aveva costretto in lockdown duro; è una politica, ed è nel board di Blackrock, braccio finanziario del WEF, una di quelle sovraistituzioni che dispongono del pianeta dall’alto dei triliardi di dollari su cui poggiano. Anche in Italia alcuni statistici di varie università, coordinati, hanno preso in mano i dati ufficiali diffusi dal governo, accorgendosi che non tornavano in alcun modo: la farmacovigilanza era una mafia, ma congegnata male, all’italiana: bastava scavare un po’ nei numeri e venivano fuori tutte le magagne e le miserie. L’anagrafe vaccinale era riuscita a ridurre l’evidenza degli effetti avversi a un misero 8% a furia di incongruenze ed errori. Ma non erano errori, era una caos creato ad arte in modo, queste le conclusioni degli studiosi, da “non consentirne l’utilizzo per analisi sostantive della mortalità dei soggetti vaccinati”. Insomma erano talmente sconclusionati da risultare inutilizzabili, implausibili quasi a colpo d’occhio.
Eppure i propagandisti insistono: tra loro, i soliti virologi da strapazzo e gli opinionisti di giornali di sinistra posseduti da quelli che stanno investendo sui vaccini e sulla sanità privata. Che cosa sono, che cosa vogliono i mestatori e i provocatori da social? Vai a vedere, e dietro le sigle dell’inglese altisonante ma idiota, “counselor”, “developer”, “research PHD”, sono tutti griffati Pfizer. Pfizer e Moderna sponsorizzano tutto e tutti: governi, istituzioni, scuole, università, centri di ricerca, cliniche, ospedali, associazioni, fondazioni, la loro penetrazione ricorda quella dell’Islam fondamentalista, sono le Hamas della sanità. E i loro pappagalli e lenoni, i loro luminari in affari, ti fanno la morale a suon di spiegoni che non spiegano niente, che girano intorno, e sapendo che non hanno niente da dire, lo corredano con degli squillanti “FALSO!”, “FUORI CONTESTO!”. Col punto esclamativo, che suona meglio. Maschere, vaccini e lockdown: la ricetta di sempre. Sordi agli studi che confermano: nessuna utilità, in particolare sui bambini, e danni indotti, come una ricerca condotta dalla dottoressa Johanna Sandlund, di Alameda, Stati Uniti, reperibile all’indirizzo https://adc.bmj.com/content/early/2023/12/06/archdischild-2023-326215. Cose che da due anni si dicono, e che la pessima reputazione dei nostri scienziati da rivista non è riuscita a confutare. Dicono questi personaggi tetri e in fondo ridicoli: nessuno si vaccina più per colpa dei novax. Ma è l’assurdità consacrata, se le vaccinazioni sono crollate è se mai per merito, non per colpa, dei vax, di quanti si sono vaccinati ed hanno subito accusato patologie più o meno gravi, ma quasi sempre gravissime, non di rado letali. E adesso nasconderle non si può più, perché viaggiano nell’ordine dei milioni. In Inghilterra l’ex premier Boris Johnson è arrivato a scusarsi pubblicamente per i danni inflitti al suo popolo: meglio tardi che mai, anche se chi ha pagato quei danni non potrà essere risarcito, perché la salute non torna e il tempo bruciato a curarsi non si recupera. Da noi, non uno: i ceffi insanguinati del potere insistono più trucidi e più carogne di prima. Anzi il governo, che per il momento mantiene un basso profilo (fosse ancora al potere la sinistra eravamo di nuovo al Panopticon), però organizza e impone una “cabina di regia” per le vaccinazioni, eufemismo per non dire campagna mediatica ossessiva, fondata come sempre sull’allarmismo e sulle menzogne. Di fatto, non c’è telegiornale che non spinga. Come due, tre anni fa. L’Islanda, preso atto dei vaccini e delle conseguenze, ossia l’eccesso di morti su scala globale, ha proibito ufficialmente nuove vaccinazioni Covid. Da noi inondano strade reali e virtuali di osceni cartelloni con bambini due volte vaccinati: Covid e influenza. “Io sono due volte più protetto”. Molti luminari, di quelli veri, obietterebbero: due o duecento volte più a rischio. Auguriamoci che la scampino, loro sono gli innocenti. Gli altri, i propagandisti, i cialtroni invece li aspetto di fianco a me, oppure al mio posto. La mia malattia mi sta insegnando la pazienza, non ho fretta, anche se qua e là c’è chi mi augura di morire presto, osando io “infangare i vaccini che salvano”.
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Commenti all'articolo
yellowbrain
08 Dicembre 2023 - 22:31
@Max Del Papa non esiste una sola prova scientifica che i vaccini abbiano protetto le popolazioni dalle malattie infettive. Esistono, al contrario, prove inconfutabili che TUTTI i vaccini, da Jenner ad oggi, abbiano causato danni incalcolabili a centinaia di milioni di persone: dall'invalidità permanente, alla malattia, alla morte. Occhi anche a chi propone cure tossiche per guarire mali indotti..
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