Vaccino Covid, la lettera in data 14 ottobre 2023 inviata dall'EMA all’Eurodeputato Marcel de Graaff: "Siero non previene il contagio"

SCRITTI BELLICI

Viviamo immersi nella menzogna. La Verità è sepolta sotto tonnellate di bugie. La mistificazione è totale. In una propria lettera in data 14 ottobre 2023, inviata all’Eurodeputato Marcel de Graaff, l’EMA (European Medicines Agency) scrive: “You are indeed correct to point out that COVID-19 vaccines have not been authorised for preventing transmission from one person to another. The indications are for protecting the vaccinated individuals only.”

Questa ammissione conferma tutto ciò che qualcuno (come me) ha scritto per mesi, prima in un parere pro veritate, poi in decine di articoli. L’introduzione degli obblighi vaccinali era incostituzionale. La normativa in vigore è chiarissima: l’imposizione di un trattamento sanitario è un’eccezione rispetto al principio della volontarietà dei trattamenti sanitari sancito i) dall’articolo 1 della Legge 13 maggio 1978 n. 180; ii) nella stessa Legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (Legge 23 dicembre 1978 n. 833) che, all’articolo 33, stabilisce che gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori devono essere accompagnati da iniziative volte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di chi vi è obbligato e iii) dalla Legge n. 145 del 28 marzo 2001 con cui l’Italia ha ratificato la Convenzione di Oviedo del 4 aprile 1997 sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina nonché naturalmente, dall’Art. 32 della Costituzione. Gli obblighi vaccinali non hanno affatto tutelato la salute collettiva in quanto: (i) i “vaccini” a mRNA non hanno arrestato né rallentato la diffusione del contagio e (ii) l’alto numero di reazioni avverse dimostra che la salute (sia individuale che collettiva) è stata posta a rischio. Tutte queste cose, i Giudici della Corte Costituzionale le sanno perfettamente. Non ricevono ciascuno quasi mezzo milione di Euro l’anno di emolumento per bersi le menzogne che vengono raccontate a noi cittadini. Eppure, hanno legittimato gli obblighi, perché (così ha dichiarato Silvana Sciarra): “Abbiamo creduto alla scienza”.

C’è stata una pandemia, l’esecutivo ha cercato di arrestarla imponendo la vaccinazione di massa, confidando che la parola vaccinazione significasse “immunizzazione di massa dal contagio”. Ci sono stati molti morti, uccisi dal virus, la “vaccinazione” non ha arrestato il contagio e del resto non era stata testata per quello scopo (parole della dirigente di Pfizer Janine Small).

Nonostante oggi sia tutto assolutamente chiaro, evidente, lampante, provate a cercare su un motore di ricerca “Covid 19 vaccines effectiveness”. Pagine intere di menzogne.

E ciascuno di noi ormai conosce la Verità: ci si ammala e riammala di Covid 19 nonostante tre, quattro o cinque dosi. E ammalandosi si contagia il prossimo.

Poi, naturalmente, ci sono le reazioni avverse. Argomento tabu per eccellenza. Eppure, noi avvocati sappiamo che ci sono migliaia di persone malate a causa dei sieri, abbiamo letto le relazioni dei medici legali che attestano il nesso di causalità tra la malattia e le vaccinazioni, sappiamo bene che riuscire a ottenere un indennizzo è quasi impossibile a causa degli ostacoli burocratici frapposti dalle ATS (o ASL).

A gente che lotta per la Verità da quasi quattro anni, esausta, resta la magra consolazione di avere sempre avuto ragione.

Sì, abbiamo sempre avuto ragione ma nessuno di coloro che hanno mentito verrà processato. Perché per ognuno di noi che ha affermato la Verità, ci sono centinaia di miserabili che mentono. E la mistificazione è l’unica cosa efficace in tutta questa triste pagina della Storia.

di Alfredo Tocchi, 24 novembre 2023