05 Luglio 2023
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Reazioni avverse da vaccino Covid tra cui l'insorgere di autoanticorpi che portano a disordini autoimmuni. Lo scorso 28 giugno scorso un team italiano di medici e ricercatori ha pubblicato sulla rivista scientifica “Autoimmunity” uno studio dal nome The onset of de novo autoantibodies in healthcare workers after mRNA based anti-SARS-CoV-2 vaccines, che sottolinea alcune novità in ambito della vaccinazione e prende in esame alcuni operatori sanitari. Lo studio è firmato da Maria Cristina Sacchi, Carolina Pelazza, Marinella Bertolotti, Lisa Agatea, Piera De Gaspari, Stefania Tamiazzo, Daniele Ielo, Paolo Stobbione, Marisa Grappiolo, Tatiana Bolgeo, Peter Novel, Maria Matilde Ciriello e Antonio Maconi dell'Ospedale “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria.
Il team ha rilevato che dopo la vaccinazione possono svilupparsi autoanticorpi, vale a dire anticorpi in grado di riconoscere e reagire erroneamente con tessuti e organi dell’organismo di appartenenza. "Attualmente, i dati relativi al rischio di malattie autoimmuni dopo la vaccinazione contro il covid sono controversi. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare se operatori sanitari vaccinati con il siero di Pfizer e Moderna mostrino uno sviluppo e/o una persistenza di autoanticorpi, concentrandosi sulla rilevazione di anticorpi contro antigeni nucleari (anticorpi antinucleari)".
Per far ciò il team ha arruolato "155 operatori sanitari" tutti con almeno la seconda dose, "solo 108 di loro hanno ricevuto la terza dose". "I campioni di sangue sono stati raccolti prima dell’inoculazione del vaccino e 12 mesi dopo la prima dose". "Sebbene l’esatto meccanismo delle malattie autoimmuni post-vaccinazione sia sconosciuto sono stati rilevati alcuni meccanismi che includono una risposta immunitaria anomala indotta dal mimetismo molecolare, in particolare in individui suscettibili".
Nello studio non manca una denuncia al fatto che i vaccini anti-Covid siano stati "prodotti in un periodo di tempo che può essere considerato un record. La sicurezza di questi vaccini è ancora oggetto di dibattito", infatti. Il rischio che c'è nell'averli approvati in fretta e furia si riscontra nelle reazioni avverse già certificate e diagnosticate in altri studi.
"I vaccini Covid a mRNA possono indurre la produzione di anticorpi antinucleo", una categoria molto ampia di autoanticorpi che che l'organismo produce contro se stesso" e questo è stato riscontrato nel 28% dei soggetti, 22 su 77. La percentuale di positività sembra essere direttamente correlata al numero di esposizioni al vaccino: 6/77 (7,79%) dopo 2 dosi; 16/77 (20,78%) dopo 3 dosi".
"Poiché è noto che la stimolazione immunitaria può agire come un’arma a doppio taglio i nostri risultati preliminari e la presenza di anticorpi anti-nucleo negli operatori sanitari sembrano essere più inclini a sostenere la seconda conseguenza: l’iperstimolazione", conclude lo studio.
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