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Vaccini Covid, EMA spinge per avvio nuova campagna vaccinale: "Sieri prevengono ricoveri, malattie gravi e morte, ma necessitano di aggiornamenti per le nuove varianti". Nessun accenno agli effetti avversi

L'EMA (l'Agenzia Europea per i Medicinali) punta ancora tutto su una nuova campagna vaccinale contro il Covid 19, ma con vaccini più aggiornati alle nuove varianti. Nessun accenno agli effetti avversi, i quali, nel 2022, sono stati, parola della stessa EMA, 647mila (+349% rispetto al 2020)

30 Maggio 2023

Vaccini Covid, EMA spinge per avvio nuova campagna vaccinale: "Sieri prevengo ricoveri, malattie gravi e morte, ma necessitano di aggiornamenti per le nuove varianti". Nessun accenno agli effetti avve

Fonte: Imagoeconomica

L'EMA (European Medicines Agency, l'Agenzia Europea per i Medicinali) avanza imperterrita sulla strada dai vaccini contro il Covid 19, puntando tutto su una nuova campagna vaccinale che andrà in scena, verosimilmente, il prossimo autunno. "I vaccini attualmente autorizzati continuano a essere efficaci nel prevenire il ricovero, le malattie gravi e la morte dovuta a Covid 19", si legge in una nota della stessa EMA, che però poi ammette: "Tuttavia, la protezione contro le infezioni diminuisce nel tempo e arretra di fronte a nuove varianti di SARS-CoV-2". Nel nuovo comunicato di EMA non c'è traccia degli effetti avversi da vaccino Covid, anche se, nell'ultimo Report della stessa Agenzia europea per i medicinali, datato 15 maggio 2023, si parlava di addirittura 647mila effetti avversi da vaccino, +349% rispetto al 2020. E, di questi, 582K (85%) sono stati relativi al vaccino contro il Covid 19.

Vaccini Covid, EMA spinge per avvio nuova campagna vaccinale: "Sieri prevengono ricoveri, malattie gravi e morte, ma necessitano di aggiornamenti per le nuove varianti"

"I regolatori globali concordano su una via da seguire per adattare i vaccini Covid 19 alle varianti emergenti", si legge nella nota di EMA. "I regolatori internazionali hanno pubblicato oggi (martedì 30 maggio 2023, ndr) un rapporto che evidenzia i risultati delle loro discussioni sui vaccini Covid 19 e la necessità di una strategia per aggiornare la loro composizione sulla base delle prove emergenti sulle varianti del coronavirus SARS-CoV-2 e sulle lezioni apprese dai precedenti aggiornamenti del vaccino".

"Il seminario, co-presieduto dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, è stato organizzato sotto l'egida della International Coalition of Medicines Regulatory Authorities (ICMRA) e si è svolto l'8 maggio 2023", continua la nota stampa. "I vaccini attualmente autorizzati continuano a essere efficaci nel prevenire il ricovero, le malattie gravi e la morte dovuta a Covid 19", si legge ancora. "Tuttavia, la protezione contro le infezioni diminuisce nel tempo a fronte delle nuove varianti SARS-CoV-2. I dati preliminari mostrano che i vaccini Covid 19 adattati ai ceppi attualmente in circolazione migliorano l'immunità alle varianti emerse di recente, come i lignaggi discendenti XBB".

E ancora: "I partecipanti alla riunione hanno discusso le prove scientifiche disponibili su epidemiologia, sieroprevalenza (ovvero il numero di persone in una popolazione che risultano positive a una specifica malattia sulla base delle misurazioni del siero del sangue) e le prestazioni del vaccino, nonché le principali considerazioni normative relative all'adattamento di vaccini autorizzati contro le varianti emergenti del coronavirus. Esiste un ampio accordo sul fatto che le formulazioni dei vaccini per la prossima stagione invernale nell'emisfero settentrionale dovrebbero includere un solo ceppo virale ed essere basate sulla famiglia XBB delle sottovarianti Omicron (come XBB.1.5)". "I regolatori internazionali - si legge poi nella nota - hanno inoltre evidenziato che tali vaccini monovalenti potrebbero essere utilizzati sia per il richiamo che per le vaccinazioni primarie (queste ultime, ad esempio, solo nei bambini di età inferiore ai 4-5 anni). Hanno osservato che solo i dati sulla produzione e sulla qualità del vaccino e i dati di laboratorio sarebbero richiesti per l'autorizzazione o l'approvazione di modifiche del ceppo per i vaccini Covid 19 già autorizzati, a condizione che i dati successivi all'autorizzazione riguardanti la qualità, l'efficacia, l'immunogenicità e la sicurezza del vaccino i dati vengono raccolti".

"L'incontro si è basato sull'esperienza e sulle conoscenze acquisite da una serie di seminari ICMRA sullo sviluppo del vaccino Covid 19 e sulle varianti del virus tenuti negli ultimi tre anni. Tra i partecipanti c'erano rappresentanti di regolatori internazionali ed esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il workshop è stato co-presieduto da Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research (CBER) presso la US FDA, e Marco Cavaleri, Head of Health Threats and Vaccines Strategy presso EMA", si legge infine.

Effetti avversi da vaccino, Report EMA-Eudra Vigilance: nel 2022 647k reazioni avverse da vaccino, +349% rispetto al 2020, di queste 582K (85%) relative al vaccino Covid

La nuova nota EMA, come già accennato, non fa menzione dell'esplosione, registrata nel 2022, degli effetti avversi da vaccino. Tuttavia, l'ultimo report Ema - Eudra Vigilance di maggio 2023 pubblicato il 15 maggio 2023, il quale riporta gli effetti collaterali dopo la somministrazione di vaccino Covid, ha mostrato che ci sono state 647mila reazioni avverse - malori improvvisi da vaccino nel 2022, con un aumento del 349% rispetto al 2020.

Di queste reazioni avverse, 582mila (85%) sono relative al vaccino per il Covid 19. Il picco è infatti dovuto alla massiccia introduzione del vaccino per il Covid, che ha comportato l'esplosione delle reazioni avverse. Infatti, nel triennio 2018, 2019, 2020 le ADR (Adverse Drug Reaction) si erano attestate rispettivamente a 172.762, 159.860 e 143.958, con un calo nel periodo pari al 20%. Nel 2021, anno di introduzione del vaccino per il Covid, le reazioni avverse sono letteralmente esplose a 781.632, con un aumento del 443%. L'anno successivo, il 2022, in coincidenza con la diminuzione delle vaccinazioni, le ADR si sono attestate a 647.393, con un calo del 21%, corrispondenti comunque ad un +349% rispetto al 2020.

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