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Mascherine obbligatorie in Rsa e pronto soccorso, stop parziale negli ospedali dal 30 aprile: le novità

L'annuncio del ministro della Salute, che oggi firmerà l'ordinanza. La precedente scade il 30 aprile

27 Aprile 2023

Mascherine obbligatorie in Rsa e pronto soccorso, stop parziale negli ospedali dal 30 aprile: le novità

Schillaci, fonte: imagoeconomica

Le mascherine resteranno nelle Rsa, nei reparti ospedalieri di malattie infettive e nei Pronto soccorso. È quanto disporrà con un'ordinanza quest'oggi il ministero della Salute presieduto da Orazio Schillaci. Poche le novità che entreranno in vigore a partire dal 30 aprile considerando che l'obbligo rimarrà ancora in diverse aree, ambulatori e studi medici compresi.

Mascherine obbligatorie in Rsa e pronto soccorso, stop parziale negli ospedali

Si tratta di un aggiornamento delle misure già in vigore con l'ordinanza che scadrà il prossimo 30 aprile, più che di novità vere e proprie. L'obbligo di mascherina è infatti l'ultima misura restrittiva ancora in atto dovuta allo scoppio della pandemia. Non cambia la linea del ministero presieduto ora da Schillaci rispetto a quella di Speranza, come si era già intuito lo scorso dicembre quando il ministro della Salute dichiarava: "Non abbiamo tolto l'obbligo e lo riprorogheremo: indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli".

La nuova ordinanza prevede soltanto un allentamento delle misure in ospedale, dove si lascia una raccomandazione all'uso del dispositivo di protezione se sono presenti anziani, pazienti fragili e immunodepressi. Una decisione che comunque spetterà ai responsabili delle strutture sanitarie, a medici e pediatri. Via anche in bar, mensa e sale di stazionamento degli ospedali.

Bassetti: "Mascherina? Da usare solo in stanze con pazienti fragili o se si va a trovare un familiare ricoverato"

L'infettivologo Matteo Bassetti ha commentato così le nuove misure riguardanti le mascherine: "Mi sembrano molto ragionevoli e le condivido al 100%. Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell'obbligo, è il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili - aveva dichiarato a metà aprile - il Coronavirus oggi non è più grave rispetto ad altri virus respiratori".

"Se io parlo di un paziente durante una riunione con i colleghi, posso non mettere la mascherine. Ma se un medico entra in una stanza di un paziente fragile, o un visitatore va a trovare un familiare, non ci sono dubbi che si debba indossare la mascherina", ha precisato.

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