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Vaccino Covid, Avv. Cattadori: "Sentenza Napoli, siero non interrompe trasmissione virus, Corte Costituzionale ha sbagliato. Aumentano reazioni avverse nei bugiardini della Pfizer"

L'avvocato Michele Cattadori, impegnato a favore di coloro che hanno subito danni da vaccino, ha stilato un documento riempilogativo con il materiale AIFA sul vaccino Covid Comirnaty di marca BioNTech/Pfizer

03 Aprile 2023

Avv. Michele Cattadori, documento riepilogativo sul vaccino Covid Pfizer con reazioni avverse riconosciute da AIFA

L'avvocato Michele Cattadori si batte per tutti coloro che hanno subito dei danni da vaccino Covid. In questo documento riepiloga le informazioni di Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco, in merito al farmaco Comirnaty di marca BioNTech/Pfizer. All'inizio riporta le controindicazioni e le reazioni avverse indicate nel bugiardino confrontandole con il vecchio bugiardino (come abbiamo fatto anche noi qui). Poi riporta nel dettaglio i tipi di eventi avversi riconosciuti dall'Agenzia e ne descrive i sintomi. Infine confronta il primo rapporto Aifa con il 14esimo (che potete trovare e scaricare qui): le reazioni avverse sono aumentate.

L'avvocato ritiene che la sentenza del giudice di Napoli (di cui abbiamo parlato qui) sia di capitale importanza nella sua semplicità: smentisce la Corte Costituzionale che, secondo lui, "ha mancato il fuoco". Questo perché è stato dimostrato che i vaccini non bloccano la trasmissione del virus e c'è scritto anche nello stesso bugiardino Pfizer: "Come per tutti i vaccini, Comirnaty potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono, e la durata della protezione non è nota".

Il documento dell'Avv. Cattadori 

Avvertenze e precauzioni Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di ricevere il vaccino se:
• ha avuto una grave reazione allergica o problemi respiratori dopo l’iniezione di un altro vaccino o dopo avere ricevuto Comirnaty in passato;
• è svenuto dopo un’iniezione;
• ha una malattia o un’infezione grave con febbre alta. Tuttavia, se ha una febbre lieve o un’infezione delle vie respiratorie superiori (come un raffreddore) potrà comunque ricevere la vaccinazione;
• ha un problema di sanguinamento, una tendenza alla formazione di lividi, o se usa medicinali per prevenire la formazione di coaguli di sangue;
• ha un sistema immunitario indebolito, a causa di una malattia come l’infezione da HIV, o di medicinali che influenzano il sistema immunitario, come i corticosteroidi. Come per tutti i vaccini, il ciclo di vaccinazione a 2 dosi con Comirnaty potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono, e la durata della protezione non è nota.

Avvertenze e precauzioni Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di ricevere il vaccino se:
• ha avuto una grave reazione allergica o problemi respiratori dopo l’iniezione di un altro vaccino o dopo avere ricevuto Comirnaty in passato;
• la procedura di vaccinazione le provoca agitazione oppure è svenuto dopo un’iniezione;
• ha una malattia o un’infezione grave con febbre alta. Tuttavia, se ha una febbre lieve o un’infezione delle vie respiratorie superiori (come un raffreddore) potrà comunque ricevere la vaccinazione;
• ha un problema di sanguinamento, una tendenza alla formazione di lividi, o se usa medicinali per prevenire la formazione di coaguli di sangue; ha un sistema immunitario indebolito, a causa di una malattia come l’infezione da HIV, o di medicinali che influenzano il sistema immunitario come corticosteroidi.

Dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) e pericardite (infiammazione del rivestimento esterno del cuore) (vedere paragrafo 4). Queste condizioni possono svilupparsi pochi giorni dopo la vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani. Il rischio di miocardite e pericardite sembra essere inferiore nei bambini di età compresa fra 5 e 11 anni rispetto a quelli di età compresa fra 12 e 17 anni. Dopo la vaccinazione presti particolare attenzione ai segni di miocardite e pericardite, quali respiro corto, palpitazioni e dolore toracico, e si rivolga immediatamente al medico in caso di comparsa di tali sintomi. Come per tutti i vaccini, Comirnaty potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono, e la durata della protezione non è nota. Potrebbe esserle somministrata una dose di richiamo di Comirnaty. È possibile che l’efficacia di Comirnaty, anche dopo la dose di richiamo, sia inferiore nelle persone immunocompromesse. In questi casi, dovrà continuare a mantenere le precauzioni fisiche per contribuire alla prevenzione di COVID-19. Se opportuno, inoltre, i suoi contatti stretti dovranno essere vaccinati. Parli con il medico delle raccomandazioni più adatte a lei.

Possibili effetti indesiderati Come tutti i
vaccini, Comirnaty può causare effetti
indesiderati sebbene non tutte le persone li
manifestino.

Effetti indesiderati molto
comuni: possono interessare più di 1 persona
su 10
• nel sito di iniezione: dolore, gonfiore
• stanchezza
• mal di testa
• dolore muscolare

• dolore articolare
• brividi, febbre Effetti indesiderati comuni:
possono interessare fino a 1 persona su 10
• arrossamento nel sito di iniezione
• nausea Effetti indesiderati non comuni:
possono interessare fino a 1 persona su 100
• ingrossamento dei linfonodi
• senso di malessere
• dolore agli arti
• insonnia
• prurito nel sito di iniezione Effetti
indesiderati rari: possono interessare fino a 1
persona su 1.000
• asimmetria temporanea di un lato del viso
Non nota (la frequenza non può essere
definita sulla base dei dati disponibili)
• reazione allergica grave

Possibili effetti indesiderati Come tutti i vaccini,
Comirnaty può causare effetti indesiderati sebbene
non tutte le persone li manifestino. Effetti
indesiderati molto comuni: possono interessare più
di 1 persona su 10
• nel sito di iniezione: dolore, gonfiore
• stanchezza
• mal di testa
• dolore muscolare
• brividi

dolore articolare
• diarrea
• febbre
Alcuni di questi effetti indesiderati sono risultati
leggermente più frequenti negli adolescenti di età
compresa fra 12 e 15 anni rispetto agli adulti. Effetti
indesiderati comuni: possono interessare fino a 1
persona su 10
• arrossamento nel sito di iniezione
• nausea
• vomito
Effetti indesiderati non comuni: possono interessare
fino a 1 persona su 100
• ingrossamento dei linfonodi (osservato con
maggiore frequenza dopo la dose di richiamo)
• malessere
• dolore al braccio
• insonnia
• prurito nel sito di iniezione
• reazioni allergiche quali eruzione cutanea o prurito
• sensazione di debolezza o mancanza di
energia/sonno
• appetito ridotto
• capogiro
• sudorazione eccessiva
• sudorazione durante la notte
Effetti indesiderati rari: possono interessare fino a 1
persona su 1 000
• paresi temporanea di un lato del viso
• reazioni allergiche quali orticaria o gonfiore del
viso Effetti indesiderati molto rari: possono
interessare fino a 1 persona su 10 000
• infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite)
o infiammazione del rivestimento esterno del cuore
(pericardite) che possono causare respiro corto,
palpitazioni o dolore toracico Non nota (la
frequenza non può essere definita sulla base dei
dati disponibili)
• reazione allergica grave
• gonfiore esteso del braccio vaccinato
• gonfiore del viso (gonfiore del viso può
manifestarsi in soggetti sottoposti in passato a
iniezioni cosmetiche facciali a base di filler dermici)
• reazione cutanea che causa macchie o chiazze
rosse sulla pelle, che possono avere l’aspetto di un
bersaglio o “occhio di bue” con un nucleo rosso
scuro circondato da anelli rosso chiaro (eritema
multiforme)
• sensazione insolita sulla pelle, come sensazione di
formicolio o pizzicore (parestesia)
• diminuzione della sensibilità, specialmente della
pelle (ipoestesia)
• flusso mestruale abbondante (la maggior parte
dei casi appariva di natura non severa e transitoria)

Categorie di eventi avversi indicati dall’AIFA

(Distribuzione degli eventi avversi dopo vaccino Comirnaty monovalente in base alla
classe sistemico-organica (SOC) – Dati AIFA rapporto n. 14)
1. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
2. Patologie del sistema nervoso
3. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
4. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche – ex aequo con – Patologie
gastrointestinali
5. Patologie cardiache
6. Patologie vascolari
7. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
8. Infezioni e dinfestazioni
9. Patologie del sistema emolinfopoietico
10. Esami diagnostici – ex aequo con – Patologie dell’occhio
11. Disturbi psichiatrici
12. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella – ex aequo con –Disturbi del
sistema immunitario
13. Patologie dell’orecchio e del labirinto
14. Disturbi del metabolismo e della nutrizione
15. Patologie renali e urinarie
16. Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
17. Procedure mediche e chirurgiche
18. Patologie endocrine
19. Tumoribenigni, maligni e non specificati (inclcistiepolipi)
20. Patologie epatobiliari
21. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
22. Circostanze sociali
23. Patologie congenite, familiari e genetiche
24. Problemi di prodotto

Eventi avversi di speciale interesse (Dati AIFA rapporto n. 14)

1. Anafilassi

2. Parestesie

3. Miocardite

4. Pericardite

5. Paralisi periferica del nervo facciale

Anafilassi 

Lo shock anafilattico o anafilassi è una reazione allergica grave e pericolosa per la vita. Inizia all’improvviso e peggiora molto rapidamente: può verificarsi dopo pochi secondi o minuti di esposizione a qualcosa a cui si è allergici come, ad esempio, le arachidi o il veleno iniettato dalle punture di api. Lo shock anafilattico è un’emergenza che richiede un intervento medico rapidissimo. In caso di shock anafilattico il sistema di difesa naturale del corpo (sistema immunitario) rilascia una serie di sostanze chimiche che provocano un abbassamento improvviso della pressione sanguigna e una restrizione delle vie respiratorie con blocco della respirazione.

Segni e disturbi (sintomi) che possono comparire in caso di shock anafilattico includono: battito cardiaco rapido e debole orticaria nausea e vomito Fattori scatenanti più comuni (diversi da persona a persona) comprendono shock allergici a: alimenti farmaci veleno di insetti.

Lo shock anafilattico richiede un’iniezione di adrenalina e un intervento di pronto soccorso. In ogni caso bisogna chiamare immediatamente un’ambulanza e recarsi al pronto soccorso. Se lo shock anafilattico non viene trattato immediatamente, può essere mortale. In caso di comparsa di disturbi (sintomi) associati allo shock anafilattico, si deve: chiamare immediatamente il 118, chiedendo l’invio di un’ambulanza distendere la persona con la pancia in alto (supina), a meno che non sia in stato di incoscienza, in stato di gravidanza o con difficoltà respiratorie rimuovere con attenzione qualsiasi causa scatenante, ad esempio il pungiglione di un’ape usare un auto-iniettore di adrenalina, se disponibile e si è in grado di usarlo correttamente somministrare un’altra iniezione di adrenalina dopo 5-15 minuti, se i disturbi (sintomi) non migliorano ed è disponibile un secondo autoiniettore del farmaco

I disturbi (sintomi) causati dallo shock anafilattico includono: stordimento, vertigini, collasso o perdita di coscienza abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione), e battito cardiaco accelerato e debole difficoltà respiratorie (dispnea), con respirazione veloce e superficiale costrizione delle vie respiratorie e gonfiore (edema) di lingua o gola, che può causare sibili e problemi di respirazione sudorazione nausea, vomito o diarrea confusione e ansia orticaria (eruzione cutanea), prurito e arrossamento della pelle o pallore

Parestesie

La parestesia è una condizione medica caratterizzata da un’alterata percezione della sensibilità ai diversi stimoli sensitivi (termici, tattili, dolorifici, vibratori) sia nell’insorgenza, quanto nella durata e nella dislocazione degli stessi. Con il termine “parestesia” si intende anche un disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell’insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica. Solitamente la causa è da ricercarsi nella presenza di alterazioni di varia natura che vanno a interferire con il funzionamento del sistema nervoso (sia centrale che periferico).

Miocardite 

La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco. 

La miocardite può presentarsi in modo molto variabile e, allo stesso modo, può avere evoluzioni molto diverse fra loro: è possibile una guarigione completa o, a volte, può compromettere la funzionalità cardiaca. Per questo la prognosi è estremamente variabile. La miocardite può associarsi a una pericardite se l’infiammazione coinvolge anche il pericardio.

Quali sono i sintomi della Miocardite? Le manifestazioni della miocardite possono essere molto diverse. Il sintomo più frequente è il dolore toracico, simile a quello dell’infarto. Altri sintomi frequenti sono: mancanza di respiro, febbre, svenimenti e perdita di coscienza. Nei giorni e nelle settimane precedenti possono essersi verificati sintomi simil-influenzali, mal di gola e altre infezioni delle vie respiratorie o disturbi gastrointestinali. Nelle forme complicate possono esserci aritmie maligne e segni e sintomi di grave disfunzione cardiaca.

Pericardite 

La pericardite è una infiammazione del pericardio, la sottile membrana a forma di sacchetto che riveste il cuore. Nella maggior parte dei casi, la pericardite si manifesta in forma lieve e di solito migliora senza necessità di particolari trattamenti. Nei casi più gravi può, invece, richiedere l’assunzione di farmaci e, raramente, il ricorso alla chirurgia. Accertare (diagnosticare) e curare la pericardite in tempi rapidi è fondamentale per ridurre il rischio di complicazioni a lungo termine.

Quali sono i sintomi della Pericardite? I sintomi causati dalla pericardite sono diversi ma il più comune è il dolore al petto provocato dal contatto fra gli strati irritati del pericardio.

Secondo il tipo e la durata dei sintomi manifesti, la pericardite può essere classificata in più tipologie: pericardite acuta, in genere dura meno di tre settimane pericardite subacuta, può durare da quattro a sei settimane, comunque, meno di tre mesi, in maniera continua pericardite ricorrente, si verifica circa quattro/sei settimane dopo un episodio di pericardite acuta seguito da un intervallo di tempo senza sintomi pericardite cronica, i sintomi durano più di tre mesi.

La pericardite cronica di solito è associata a una infiammazione cronica e può comportare l’accumulo di liquido intorno al cuore A seconda del tipo, la pericardite può includere tutti o alcuni dei seguenti sintomi: dolore acuto e lancinante al petto, localizzato al centro del torace o verso sinistra. Di solito la sua intensità aumenta quando si inspira fiato corto, quando ci si sdraia palpitazioni febbre (non alta) sensazione di stanchezza generale o malessere tosse gonfiore addominale o degli arti inferiori Molti sintomi della pericardite sono simili a quelli di altre malattie cardiache o polmonari e, in alcuni casi, può essere difficile distinguere il dolore provocato dalla pericardite da quello causato dall’infarto. Per tale motivo è importante rivolgersi al proprio medico o al Pronto Soccorso al manifestarsi dei primi sintomi; scoprirne rapidamente la causa permette di ricevere al più presto cure adeguate. Ad esempio, sebbene un dolore acuto al petto possa originare da una pericardite, la causa iniziale potrebbe essere un pregresso infarto o un’embolia polmonare.

Paralisi periferica del nervo facciale 

La paralisi facciale è causata dal danneggiamento del nervo facciale e si manifesta con debolezza o incapacità di movimento dei muscoli di un lato o di entrambi i lati del viso. Può avere diverse cause, quali ictus, trauma cranico, tumore cerebrale, infezioni, o essere associata a malattie neurologiche croniche, come la sclerosi multipla. La forma di paralisi facciale più comune è la paralisi di Bell, che colpisce un solo lato del viso ed è causata dall’infiammazione del nervo facciale, probabilmente di natura infettiva.

A seconda della causa, la paralisi facciale può manifestarsi in modo improvviso o graduale, e può essere temporanea o permanente. Può provocare alterazioni molto marcate dei lineamenti del viso e problemi nel parlare, deglutire la saliva, mangiare o comunicare attraverso le espressioni naturali dei viso.

Quali sono i sintomi della Paralisi periferica del nervo facciale? I disturbi (sintomi) variano a seconda dell’estensione e della localizzazione del danno a carico del nervo facciale. I sintomi principali sono l’incapacità di muovere parte del viso o l’impossibilità di muoverlo del tutto. Oltre alla muscolatura, il nervo facciale influenza anche la produzione di lacrime, la saliva, il gusto e un piccolo osso nell’orecchio.

Si possono presentare segni quali: occhio sbarrato abbassamento di un angolo della bocca difficoltà a sorridere incapacità di ammiccare, fare smorfie, corrugare la fronte difficoltà nel parlare dolore all’orecchio Se dovuta a un ictus, la paralisi facciale si manifesta anche con altri disturbi, quali: confusione, vertigini, perdita di coordinazione, problemi di vista. Nel caso della paralisi di Bell, la paralisi facciale si manifesta in modo rapido (nell’arco di ore o 2-3 giorni) e può variare da debolezza a totale paralisi dei muscoli di un lato del viso. I disturbi (sintomi) possono comprendere: cedimento dei muscoli del viso e mancanza di espressioni facciali sbavamento dolore intorno alla mandibola, all’interno o dietro l’orecchio nel lato del viso

. Più raramente, possono persistere per un danno irreversibile del nervo facciale. 

Confronto tabelle reazioni gravi Aifa primo e 14esimo rapporto: aumentate

1° rapporto Aifa

14° rapporto Aifa

Clicca qui per scaricare il report dell'Avv. Michele Cattadori: 

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