21 Marzo 2023
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Uno studio pubblicato l'11 gennaio 2023 da Anthony Fauci, David Morens e Jeffery Taubenberger su Cell Host & Microbe, la famosa rivista scientifica pubblicata da Cell Press, e ripreso dal National Library of Medicine e Pubmed rivela particolari interessanti sul vaccino, non solo anti-Covid ma anche quello anti-influenzale. Lo studio parte esaminando i virus, i quali che "si replicano nella mucosa respiratoria umana senza infettare sistemicamente", inclusi "influenza e Covid", e "causano mortalità e morbilità significative". "Il tentativo di controllare i virus respiratori delle mucose con vaccini non replicanti somministrati per via sistemica è stato finora in gran parte inefficace, indicando che sono necessari nuovi approcci".
A questo punto vengono tirati in ballo i vaccini i quali non possono mettere un freno a questi virus ma anzi, sono fortemente inefficacii poiché in larga parte "sperimentali". E questo è un problema considerando che "questi virus generalmente non suscitano da soli un'immunità protettiva completa e duratura" e quindi faticano ad essere controllati efficacemente. Anche da vaccini autorizzati. A tal proposito sarebbero necessari "nuovi approcci", compreso "lo sviluppo di efficaci vaccini respiratori della mucosa".
Il report sottolinea anche che "tutti questi virus si replicano molto rapidamente nell'epitelio superficiale e vengono rapidamente trasmessi ad altri ospiti, entro una ristretta finestra di tempo prima che le risposte immunitarie adattative siano completamente schierate". Ecco perché i vaccini messi in commercio fino ad oggi, che siano anti influenzali o anti-Covid non aiutano a combattere i virus.
È questo il punto focale dei vaccini messi in commercio che per quanto "diversi" specie quelli per l'influenza e per il Covid, "hanno caratteristiche comuni: forniscono una protezione incompleta e di breve durata contro le varianti virali in evoluzione che sfuggono all'immunità della popolazione, dei dati preclinici e clinici sulla sicurezza e sull'efficacia". "I limiti dei vaccini influenzali e anti-Covid ci ricordano che i vaccini candidati per la maggior parte degli altri virus respiratori fino ad oggi non sono stati sufficientemente protettivi per prendere in considerazione l'autorizzazione, compresi i vaccini per combattere l'RSV (Virus respiratorio sinciziale umano, ndr) particolarmente pericoloso contro i neonati e gli anziani, virus parainfluenzali, coronavirus endemici, e molti altri virus del 'raffreddore comune' che causano significativa morbilità".
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