13 Marzo 2023
Fonte: La Verità
“Noi politicamente siamo per stringere in tutta Italia”. “Hai ragione”. Il botta e risposta, in una (surreale) chat del 20 marzo 2020, è tra l’allora ministro della Salute, Roberto Speranza (Articolo 1), e il capo dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. I due discutono dell’eventuale lockdown generalizzato. E la conversazione dimostra come si è arrivati a prendere tale decisione nonostante Brusaferro ammetta che sull’efficacia del lockdown “non ci sono evidenze scientifiche”.
Brusaferro scriveva: “Scusa mi ha chiamato Gualtieri. Mi chiedeva criteri per la chiusura totale delle attività produttive. Sai qualcosa di questo?”. “Stringiamo in tutta Italia o solo regioni Nord? Io sono per andare in tutta Italia. Sindacati spingono per tutta Italia. A me sembra buon senso. Le aziende non vendono comunque. Le teniamo aperte ora per poi metterle in cassa integrazione tra qualche settimana perché hanno i magazzini pieni”, rispondeva Speranza. “Capisco. Va bene per quelle che comunque non vendono. Credo però che ci siano filiere da salvaguardare. Non solo alimentare. L’altro tema per quanto tempo. Arrivi a Pasqua. Ma dopo credo si dovrà riaprire. Bisognerebbe magari far analisi per filiera con un po’ di tempo”, scriveva Brusaferro. Speranza: “Io farei 3 aprile. Sperando che questa settimana arrivi qualche segno positivo. Patuanelli ha individuato filiere da proteggere. Ora tema è Italia o solo Nord”. Brusaferro: “Domani abbiamo qualche dato in più. Lombardia chiudi e qualche area attorno. Per il resto vediamo un attimo”.
“Noi politicamente siamo per stringere in tutta Italia”, annunciava Speranza. “Hai ragione non si può escludere, e solo dati prossimi giorni ci diranno se cambiano le curve. Ma ti segnalo solo la urgente necessità di definire una strategia di uscita”, rispondeva Brusaferro. “Se facciamo tutto il territorio non vorrei riesca polemica del tempo delle scuole”, rispondeva Speranza. “Non credo. Il tema qui è più di tipo sociale ed economico. Comunque non ci sono evidenze scientifiche che io sappia su misure di questo tipo”, rispondeva Brusaferro, ammettendo che le misure di chiusura non avevano fondamento scientifico. Già. Vallo a dire agli italiani (tutti) che sono stati chiusi in casa.
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