28 Febbraio 2023
In Europa una malattia si definisce rara quando colpisce non più di 5 individui ogni 10mila persone. Si conoscono tra le 6mila e le 8mila malattie rare, molto diverse tra loro ma spesso con comuni problemi di ritardo nella diagnosi, mancanza di una cura, carico assistenziale.
Come si può notare, sebbene le persone affette da una singola malattia siano poche, moltiplicando il numero delle malattie per quello dei malati si ottengono comunque cifre importanti e quindi imbattersi personalmente o familiarmente in una malattia rara non è infrequente come può sembrare. Ne esistono migliaia. Attualmente ne sono state calcolate 7.000-8.000 e ogni anno ne vengono descritte di nuove nelle pubblicazioni scientifiche.
Un problema è rappresentato dal fatto che ogni malato ha sintomi, diagnosi e storia clinica diversi, anche all'interno della stessa patologia, rendendo necessaria una forte personalizzazione di tutta la gestione; inoltre i pazienti della singola malattia non rappresentano economicamente uno stimolo sufficiente per le case farmaceutiche, che quindi non sono motivate a investire in ricerca e sviluppo di nuovi farmaci.
Anche gli studi svolti a livello neonatale, spesso non includono i test necessari a scoprire la presenza di una malattia rara, vuoi perché per essa non si è ancora scoperta una cura o più semplicemente perché la malattia non è stata ancora compresa nel panel dello screening cui vengono sottoposti i neonati.
Questo porta, purtroppo, a diagnosi tardive, frequentemente solo in seguito a veri e propri pellegrinaggi da uno specialista all'altro, da un ospedale a un altro, da parte di pazienti considerati spesso ipocondriaci; per varie patologie, poi, si arriva al riconoscimento quando ormai è tardi e la compromissione degli organi colpiti non è più reversibile. L'elevatissimo numero di sindromi cliniche e la loro complessità rendono difficile una diagnosi in tempi brevi.
A questo punto la gravità della malattia si somma al disagio di affrontare una serie di esami e di terapie legate alla sua cronicità, reso ancora più critico dalla scarsa conoscenza e a grossi problemi burocratici nel vedersi riconoscere lo status di invalidità e i conseguenti aiuti economici o più semplicemente l'adempimento di formalità quali il rinnovo della patente o la prescrizione di medicinali o terapie particolari.
E’ chiaro che una diagnosi corretta e tempestiva sia fondamentale per limitare il più possibile i danni dovuti alla malattia, oltre a permettere al malato una maggiore consapevolezza della propria situazione, dovuta alla comprensione dei problemi di salute con i quali è costretto a convivere.
Per far conoscere, per sensibilizzare ill'opinione pubblica, per mantenere viva l'attenzione del SSN e per raccogliere fondi da dedicare alla ricerca di nuovi farmaci e terapie, il mese di febbraio è dedicato a una serie di iniziative legate alle malattie rare : è stata scelta la data simbolica del ventinove febbraio, una data “rara” in quanto capita solo ogni quattro anni e per gli anni che non prevedono questo giorno, il ventotto dello stesso mese.
Nonostante ali sforzi che sono stati fatti negli ultimi anni, attualmente per la maggior parte di queste patologie non esistono delle terapie efficaci.
Per questo esistono centri di ricerca come il nostro "Centro Dino Ferrari" specializzato nella diagnosi. nella presa in carico e nello studio delle malattie rare neuromuscolari, neurodegenerative e cerebrovascolari.

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