Il pollo porta aviaria, il vino porta cancro: fandonie da testimonial della baronessa Ursula che vuole distruggerci con la "transizione"

Articolo 1 del Testo Unico sugli Astrovirologi: l'Astrovirologo non cura la salute pubblica ma la propria carriera. Art. 2: l'Astrovirologo è dispostissimo a rovinare la salute pubblica per fare soldi. Art. 3. l'Astrovirologo è un tipo senza scrupoli. Art. 4: l'Astrovirologo punta alla politica e in funzione di questa modella e modifica le sue posizioni, prognosi, diagnosi e cognizioni scientifiche, invero molto scarse. Art. 5: l'Astrovirologo mente sempre. Art. 6: l'Astrovirologo, quando dice qualcosa, si riferisce ad altro e preferibilmente alla cricca di potentati eurofallimentari e in senso lato massonici. L'astrovirologa Ilaria Capua, vetty from Ibiza, che diceva ieri: di prepararsi, che arriva l'aviaria e ci fa fuori tutti se non ci vacciniamo. Che faceva nelle stesse ore l'Unione Europea? Lavorava alacremente per rendere la vita ancor più difficile, ancor più invivibile agli allevatori senza distinzione tra ovini, bovini e suini. È uscito sul sito Euractiv, lo racconta Alessandro Rico su la Verità, il documento strategico della Commissione per imporre ulteriori obblighi, balzelli, aggravi agli allevamenti: chiaro che a saltare per primi saranno i medio-piccoli e per primissimi i piccolissimi, con esigue risorse per far fronte all'ennesimo attacco da Bruxelles.

Si sa come funziona l'Europa: quando vuole ucciderti, parte con le risoluzioni, i documenti, le raccomandazioni che impongono le nuove dotazioni, gli aggiornamenti strutturali, i vincoli contro la CO2, benedetta perché consente qualsiasi porcata in funzione di rappresaglia, e poi si appella alle proiezioni, ai dati, agli algoritmi. Ma i dati sono o vecchi, come in questo caso, o falsati e gli algoritmi un'altra scusa per velare interessi tutti umani, tutti concreti e bassamente orientati al più infimo propizio; non perché il profitto lo sia di per sé, ma lo diventa quando è sulla pelle, letteralmente, dei viventi senza possibilità di difendersi.

La baronessa Ursula, la psicopatica che manda i bracconieri a uccidere il lupo che le ha mangiato il pony, punta, si sa, ad insufflare una nuova dieta: locuste, grilli e vaccini. E carne sintetica, made in Bill Gates, che ha già bussato cassa ottenendo dai falansteri europei le prime centinaia di milioni. Dove c'è una transizion criminale, questi non mancano mai e la televisione Byoblu ha appena mostrato come Gates, insieme agli altrettanto ultraprogressisti Branson e Bezos, siano i proprietari di miniere estrattive in Zambia che utilizzano donne e bambini fino alla veloce morte per consunzione: un lavoro schiavista. Però poi fanno la beneficenza, restituiscono l'uno per mille, per un milione di quanto hanno depredato e quell'uno, investito in autopromozione, rende cento, mille, un altro milione.

Dopo l'automotive, anche la filiera dell'allevamento rischia di saltare. Chi scrive è refrattario alle carni, ma non può nascondersi che di carne da salvare c'è anche quella dei suoi simili, i quali perderanno la possibilità di nutrirsi, come che sia, a centinaia di migliaia solo in Italia. Ma gli daranno il bonus, o, meglio ancora, i sussidi per riconvertisi alle carni sintetiche di Bill. Ed ecco che entra in scena l'esperta di polli, in forma di influenza, di contagio: vaccini, carne di moquette e locuste. Ecco chi sono, e a cosa servono, gli astrovirologi: ad amplificare la propaganda col pretesto della scienza, una scienza che questi conoscono solo da lontano, maneggiano malissimo, e hanno dimostrato di usare per le proprie vanità, ambizioni, avidità: la veterinaria dalla Florida pretendeva “2000 euro più iva per 10 minuti di collegamento: oltre, la fee [tariffa, ndr] sale”. Ma questo era all'inizio della strategia sanitaria, in fase di lancio, adesso c'è da immaginare che, con l'immagine consolidata (sputtanata, anche, ma a questi non interessa), la fee si sia impennata. Tutti hanno assunto impresari, agenti, curatori d'immagine, tutti hanno eruttato libri inutili, che nessuno ha letto, tutti si sono scannati in bagarre tipo arrivo del Giro delle Fiandre per fregare l'altro nello sprint verso Palazzo Madama o Montecitorio. E tutti, indistintamente, hanno sposato le folli ragioni della baronessa e della sua mafia bruxellese. Perché tutti tirano a sinistra, indistintamente, con l'unica parziale eccezione di Bassetti che va dove lo porta il siero.

Speranze ne abbiamo? Pare impossibile ma sì, certo: sabotaggio operativo, tranquillo, de facto ovvero: fottersene. Sui vaccini, dopo mesi di comprensibile sbando, è finita così, e difatti gli atrovirologi sbavano e schiumano, ormai perculati da tutti: già la terza dose è stata un fiasco, oltre che un massacro per chi l'ha fatta, delle successive meglio non parlare e difatti non parlano. Così si comincia a capire che avverrà per l'auto elettrica, sulla quale la UE spinge sapendola tecnologia già obsoleta, sconveniente, tutta ideologica e sulla quale le perplessità, le obiezioni escono sempre più copiose; lo stesso dicasi per il camorristico “cappotto” alle case, alias efficientamento energetico che di efficiente ha solo il modo di mandare in rovina decine di milioni di proprietari di abitazioni in Europa: i quali non potranno, non dovranno, non vorranno piegarsi all'ennesimo capitolo di quest'agenda della follia. E così succederà per la demenziale transizione del palato, sponsorizzata da stagionate influencer sempre meno in camice, le Capua e le Viola, la distruzione non creativa che punta a distruggere la rinomata filiera produttiva e gastronomica italiana nell'odio feroce e malato della baronessa: una da manicomio criminale. I rimedi li abbiamo, dipende da noi; per intanto, una pernacchia con cui seppellire gli astrovirologi e le loro stronzate. L'intendenza seguirà.