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Vaccini Covid, la procura europea: "Abbiamo un’indagine sull’acquisizione da parte della Commissione"

La Procura europea ammette di aver avviato un'indagine sull'acquisto dei vaccini (per 71 mld e 4,5 mld di dosi) da parte della Commissione europea e di Ursula Von der Leyen

14 Ottobre 2022

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fonte: Instagram Ursula von der Leyen

La Procura europea (EPPO) cede al "forte interesse pubblico" e avvia un'indagine sull’acquisizione dei vaccini da parte dell’Unione europea. Ma poi la Procura precisa e blinda le indagini: "Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase”. La Commissione europea di Ursula Von der Leyen, più volte interrogata per gli scambi di sms con Albert Bourla, Ceo di Pfizer, aveva comprato 4,6 miliardi di dosi (10 dosi per ciascun cittadino europeo) impiegando i bilanci ue per 71 miliardi.

Vaccini Covid, prima della Procura europea anche la Corte dei Conti esprimeva dubbi

Prima della Procura europea, era tuttavia stata la Corte dei Conti a sollevare dubbi sulle modalità di acquisto: i giudici rilevavano come il sistema centralizzato dell’Unione europea di acquisto dei vaccini contro il Covid era riuscito a creare un portafoglio iniziale diversificato e “garantire un numero sufficiente di dosi“.

Ma che lo aveva avviato in ritardo rispetto a Gran Bretagna e Usa (che però non dovevano confrontarsi con altri paesi) e, "quando si sono verificate gravi carenze di approvvigionamento nella prima metà del 2021" la maggior parte dei contratti stipulati dalla Commissione "non prevedeva disposizioni specifiche per far fronte a tali perturbazioni". Ma soprattutto: "È mancata un’adeguata valutazione della performance del procedimento di appalto”, sottolineava l’istituzione.

Vaccini Covid, Commissione di Ursula von der Leyen impiegava i bilanci UE per 71 miliardi

A novembre 2021 la Commissione aveva già firmato contratti per 71 miliardi di euro per un totale di 4,6 miliardi di dosi di vaccino. Si trattava principalmente di accordi preliminari di acquisto, in cui la Commissione condivideva il rischio di sviluppo di un vaccino con il produttore e sosteneva l’allestimento di capacità produttive su vasta scala mediante anticipi a carico del bilancio dell’Ue.

La Commissione ha concluso accordi preliminari di acquisto con singoli produttori per conto degli Stati membri e ha garantito oltre 4,2 miliardi di dosi ai cittadini europei e ai paesi del mondo in cui i vaccini sono meno disponibili. In molti i casi i dettagli dei contratti non sono stati resi noti o lo sono stati molto parzialmente anche a seguito delle polemiche per le forniture.

 

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