Domenica, 07 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vaccino Covid, l'ammissione della rappresentante di Pfizer al Parlamento europeo: "I vaccini non sono vaccini"

L'ammissione fatta dalla rappresentante di Pfizer avanti alla Commissione d'inchiesta del Parlamento europeo è di una gravità inaudita: i vaccini Pfizer non sono vaccini

12 Ottobre 2022

Vaccini, il ceo di Pfizer Bourla si rifiuta di testimoniare sugli sms con von der Leyen

SCRITTI PANDEMCI -  Tre uomini con lo stesso nome, tre vite dedicate alla scienza. Risultati molto diversi. 

Vaccino Covid: L’importanza di chiamarsi Alberto: Sabin, Mantovani e Bourla

Albert Sabin verrà ricordato ancora a lungo come l’uomo che ha regalato al mondo il vaccino contro la poliomelite. La sua frase più famosa è questa: “A scientist who is also a human being cannot rest while knowledge which might be used to reduce suffering rests on the shelf”.

Alberto Mantovani è un immunologo del San Raffaele. In un’intervista del 7 novembre 2022 pubblicata da Repubblica, alla domanda “Lei come si orienterà con la terza dose?” ha dichiarato testualmente: “Farò il richiamo la settimana prossima, insieme al vaccino contro l’influenza. Lo faccio per me stesso, per i pazienti del mio ospedale, ma anche per la mia famiglia. Sappiamo che in queste condizioni raggiungere l’immunità di gregge è tecnicamente impossibile. Ma possiamo puntare a un’immunità di famiglia, soprattutto in vista del Natale. I dati sugli operatori sanitari sono molto chiari: chi è vaccinato non porta il virus a casa. Si contagia meno e contagia meno gli altri”.

Albert Bourla è l’Amministratore Delegato di Pfizer. Invitato a testimoniare avanti alla commissione COVID-19 del Parlamento europeo sulle trattative condotte da Ursula Von der Leyen, ha declinato l’invito e inviato la collaboratrice Janine Small. Traduco l’articolo del 3 ottobre scorso https://www.fiercepharma.com/pharma/pfizer-ceo-albert-bourla-pulls-out-scheduled-european-parliament-committee-testimony
“A seguito di un rapporto di audit sulla strategia di approvvigionamento dei vaccini COVID-19 dell'UE, l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, Ph.D., avrebbe dovuto testimoniare davanti alla commissione COVID-19 del Parlamento europeo il 10 ottobre. Ora, il leader del colosso farmaceutico ha rinunciato all'appuntamento (…).
La commissione parlamentare COVID-19 sta incontrando i principali funzionari coinvolti nel processo di acquisto dei vaccini, nella speranza di raccogliere informazioni su come rispondere al meglio a future pandemie. Finora, tra i dirigenti del settore farmaceutico che si sono presentati avanti alla commissione ci sono Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, e alti dirigenti di AstraZeneca e Sanofi (…).
A una precisa domanda da parte dell’Europarlamentare olandese Robert Roos, Janine Small ha candidamente ammesso che la casa farmaceutica non ha mai testato se il “vaccino” fosse in grado di arrestare la trasmissione del virus: “Abbiamo fatto tutto a rischio”.

Vaccino Covid, Bourla Ceo Pfizer: "I vaccini non sono vaccini"

Ora, tutti noi sappiamo perfettamente che il “vaccino” non è mai stato in grado di arrestare la trasmissione del virus. Lo sappiamo da sempre (eccetto Alberto Mantovani). Ci siamo ammalati dopo la terza dose, molti di noi in forma grave.
Vi è una conseguenza diretta: fino a questi, tutti i vaccini venivano inoculati proprio per prevenire le epidemie. Anzi, la definizione di vaccino che possiamo leggere sull’Enciclopedia Treccani è proprio: “Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per praticare l’immunizzazione attiva contro il vaiolo umano”.
Ora ci viene detto che il “vaccino” Pfizer non è mai stato testato per prevenire l’epidemia. Siamo stati vittime di una colossale mistificazione. Il “vaccino” Pfizer è stato reso obbligatorio con la motivazione di impedire di contagiarsi e contagiare. L’ammissione che “non era stato testato” per quello è un frammento di Verità che emerge. Io – da avvocato - mi occupo di reazioni avverse, persone danneggiate gravemente e irreversibilmente dai “vaccini”. Io stesso ho avuto un infarto dopo la terza dose. Non vi sembra grave quello che è accaduto? Se la risposta è no, non avete capito niente.


di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x