29 Luglio 2022
L'inquinamento della riviera emiliano-romagnola segnalato il 26 luglio scorso a seguito di rilevamenti e che avevano evidenziato livelli di escherichia coli superiori alla norma tanto da costringere i sindaci locali a varare ordinanze di divieto di balneazione in ben 22 siti, è stata ritirata.
Come confermato dall’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo in una conferenza stampa sul tema, saranno emesse nel pomeriggio le ordinanze dei sindaci per il ritiro delle ordinanze di divieto temporaneo di balneazione. A breve sono attese le ordinanze dei sindaci delle località (in tutto 22) dove erano stati riscontrati valori fuori norma dei batteri.
Le ipotesi avrebbero ricondotto l'inquinamento all'eccesso di calore atmosferico: il calore avrebbe fatto proliferare oltremisura i batteri scatenando quindi l'allarme e i relativi divieti di balneazione. Sarebbe dunque una conseguenza del clima di afa che stiamo vivendo in questi giorni oltre ad un insieme di condizioni meteorologiche, idrologiche e marine del tutto eccezionali per la Romagna: la temperatura elevata infatti si riflette anche nell'acqua e da diverse settimane, creando un nuovo ecosistema per altri organismi. La prolungata assenza di ventilazione, lo scarso ricambio delle acque, la mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano al mare, a causa della forte siccità di questo periodo.
Resta da capire, dal momento che la situazione metereologica non è cambiata granché, perché i parametri siano rientrati così rapidamente.
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