26 Aprile 2022
Sono quattro i casi accertati in Italia della nuova epatite che colpisce i bambini: per gli studiosi non si esclude che sia causata da un nuovo virus. Ma le possibilità al vaglio sono molte, alcune più probabili e altre meno: dall'effetto della vaccinazione Covid alle conseguenze dei lockdown, fino alla possibilità che si abbia a che fare con un nuovo virus. La nuova forma acuta di epatite è emersa da poco e occorrerà del tempo prima di arrivare a delle conclusioni definitive. L'Istituto Superiore di Sanità, intanto, ha diffuso una scheda in cui si spiega che i casi accertati di epatite misteriosa in Italia sono quattro fino al 20 aprile. Ma il nostro Paese non è l'unico ad essere stato colpito: la situazione più grave si registra in Regno Unito con oltre 100 segnalazioni e otto bambini costretti al trapianto di fegato.
Sulle cause, i diversi istituti non concordano e hanno teorie discordanti: secondo l'Iss è improbabile che a causare l'epatite sia un adenovirus mutato, ipotesi che invece viene ritenuta credibile dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. "La presentazione clinica più comune è stata l'ittero, quindi l'ingiallimento nella pelle e negli occhi, seguito da vomito e sintomi gastrointestinali che sono compatibili con l'adenovirus su cui alcune indagini puntano", ha spiegato Andrea Ammon, il direttore del Centro.
Molti studiosi credono che non possa escludersi anche una sorta di effetto lockdown: la mancanza di contatti sociali avrebbe provocato un abbassamento delle difese immunitarie dei bambini facendo diventare più pericoloso l'adenovirus, che in genere ha invece conseguenze piuttosto banali come il raffreddore.
Meno probabile, per non dire che sia da escludere del tutto, la correlazione con i vaccini Covid: i bambini inglesi che sono stati colpiti avevano tutti meno di dieci anni, una fascia d'età non compresa nella vaccinazione da Londra. E alla stessa conclusione è arrivato l'Iss: "Nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza dello status i bambini colpiti non erano stati vaccinati".
Più inquietanti le dichiarazioni di un grande esperto in materia, il dottor Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, secondo cui al momento non è possibile escludere di essere di fronte a un nuovo virus anche se occorre evitare di "creare un panico immotivato nella popolazione", sottolinea il professore.
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