23 Febbraio 2022
La presidente di Aiop, Barbara Cittadini e il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa
“Occorre ripensare il Servizio Sanitario Nazionale, valorizzando la sinergia tra le strutture di diritto pubblico e quelle di diritto privato, recuperando l’idea della ‘salute come investimento’ e non più solo come un puro costo. In particolare, bisognerebbe eliminare il vincolo con il quale il Dl 95/2012 blocca il finanziamento delle prestazioni della componente di diritto privato del SSN e che da dieci anni, a causa della spending review, sta diventando strutturale”. Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, lo ha detto chiaramente nel corso della presentazione del 19esimo Rapporto sull’attività ospedaliera in Italia “Ospedali&Salute”, realizzato in collaborazione con Ermeneia – Studi & Strategie di Sistema e presentato presso il ministero della Salute. Ad ascoltarla il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Andrea Costa, che ha rilevato come “l'esperienza della pandemia ha posto in evidenza la complementarietà del sistema privato rispetto al pubblico. Il sostegno dato dal mondo privato è stato fondamentale - ha precisato – non soltanto nella prima fase della gestione della pandemia, ma anche nella campagna di vaccinazione".
Dl 95/2012, anomalia incostituzionale
Bisogna tornare a un sistema che si prenda cura del cittadino, ma per “riuscire a dare un’adeguata risposta assistenziale” ha sottolineato la Cittadini “è urgente il superamento dell’art. 15, comma 14 del Dl 95. Aiop, da tempo, si è fatta portavoce dell’esigenza di superare questa anomalia, a nostro avviso, incostituzionale, chiedendo di eliminare dall’ordinamento una disposizione che crea un vincolo, sine die, alle Regioni e alle Province autonome, un’esigenza che, soprattutto, è conforme alla ratio che sottende tutta la legislazione sanitaria, finalmente di segno espansivo, adottata per fronteggiare l’epidemia da Covid-19”.
Dal 19° Rapporto “Ospedali&Salute” emerge come in questi due anni di pandemia l’impegno delle strutture sanitarie sia stato davvero eccezionale, con un riscontro significativo nell’esperienza percepita dai pazienti. “Aiop ha avuto un ruolo determinante nel contrasto alla malattia – ha detto la Cittadini durante il suo intervento al ministero – mettendo a disposizione un numero rilevante di posti letto per pazienti Covid, quasi 1000 per terapie intensive e sub-intensive e 9400 per acuti e post-acuti. Un’esperienza virtuosa, che deve essere replicata e integrata in modo stabile nel nostro SSN, sia nella gestione di una straordinarietà ancora in corso sia nel recupero di una ordinarietà sacrificata più del necessario”.
Il sostegno delle strutture di diritto privato del SSN
Secondo la presidente di Aiop “nel tempo si sono sviluppati 21 sistemi sanitari differenti, fortemente eterogenei in efficienza ed efficacia. Nel 2021, il sistema ospedaliero italiano ha mostrato una crescita nell’offerta delle prestazioni, che però non ha interessato l’intero Paese. Adesso serve guardare oltre e considerare il fatto che in molti casi le strutture di diritto privato del SSN sono state chiamate dalla stessa programmazione regionale a decongestionare le strutture di diritto pubblico, le più esposte all’iniziale urto pandemico, attraverso la presa in carico dei pazienti non-Covid dai Pronto Soccorso e dai reparti degli ospedali pubblici”.
“Un esempio virtuoso che deve essere portato avanti” ha confermato il Sottosegretario Costa, aggiungendo che tra le priorità vi è anche quella di “recuperare il più in fretta possibile il gap drammatico per quanto riguarda le liste di attesa e assicurare il potenziamento della medicina del territorio e dei servizi ai cittadini. In tale prospettiva – ha concluso – il ruolo dei privati può essere un valore aggiunto nella realizzazione di questo disegno”.
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