10 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
Niente quarta dose del vaccino anti Covid, ma un richiamo annuale con il quale secondo l'Aifa dovremo acquistare familiarità. Sono queste le parole del direttore generale dell'agenzia Nicola Magrini, che ospite della trasmissione Elisir ha in seguito sottolineato come l'efficacia dei vaccini contro il Sars-CoV-2 sia più elevata di quanto preventivato dagli esperti. Questo al netto delle brevi tempistiche per svilupparli e commercializzarli a partire dall'inizio della pandemia. Secondo Magrini infatti la comunità scientifica "ne ha concordemente visto lo straordinario beneficio ovunque".
"Non ci sarà una quarta dose del vaccino anti-Covid ma un richiamo, speriamo annuale, e dovremo fraternizzare anche con quello", così ha dichiarato Magrini confermando quanto già anticipato negli ultimi mesi da diversi esperti. Nel prossimo futuro lo scenario sarà dunque quello della trasformazione della pandemia in un'endemia, con conseguente graduale ritorno alla normalità. La Sars-CoV-2 verrà trattata al pari di un'influenza stagionale, ma ancora non è chiaro se questi richiami annuali pronosticati dal direttore dell'Aifa saranno obbligatori o meno. Resta infatti l'incognita Green pass, per il momento reso illimitato a chi ha ricevuto tre dosi (o due dosi più la guarigione) proprio in attesa delle decisioni di Aifa ed Ema sulla quarta.
Niente quarta dose anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "Escludo categoricamente che serva una quarta dose a breve. Nel tempo vedremo, dipenderà da quello che ci dirà la scienza sul calo della nostra immunità e sulla circolazione del virus in un futuro più o meno prossimo". Ospite di SkyTg24, Sileri ha inoltre dichiarato che: "Osservando i trend odierni e i numeri delle ultime settimane, non c’è ragione per mantenere lo stato di emergenza".
"L'efficacia di questi vaccini - ha poi aggiunto Magrini - è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che siano stati scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel primo trimestre di utilizzo reale". Tuttavia, il direttore dell'Aifa ci tiene a precisare che "c'è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l'ha parzialmente ridotta". Nonostante ciò, la comunità scientifica "ne ha concordemente visto lo straordinario beneficio ovunque".
Magrini commenta poi l'imminente arrivo in Italia del vaccino a sintesi proteica Novavax, previsto per il prossimo 24 febbraio. È un vaccino proteico - spiega - come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna e rappresenterà presto un'opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi".
Sono in molti infatti tra coloro ancora non vaccinati che preferirebbero nel caso utilizzare un vaccino a prima vista più "tradizionale" rispetto a quelli a mRna. Ma il direttore dell'Aifa rassicura: "Si sono rivelati [i vaccini a nRna ndr] i più efficaci. Non c’è da avere nessun dubbio rispetto a interferenze geniche e genetiche". Infine commentando la sperimentazione in corso del vaccino Valneva, l'ottavo prenotato dall'Ue, Magrini spiega: "È un vaccino ancor più classico e con una tecnologia più vecchia. Si tratta di un vaccino inattivato che arriverà ancora più avanti".
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