Omicron, studi britannici rilevano meno ricoveri per i casi di infezione: speranza per Europa e Italia
Due studi britannici hanno rilevato un tasso di ricoveri inferiore per i casi di Covid riconducibili alla variante Omicron: ottimismo in Europa e in Italia
Dal Regno Unito arrivano buone notizie su Omicron per il futuro di Europa e Italia, con due diversi studi che hanno rilevato un tasso di ricoveri inferiore alla media per quanto riguarda i casi di Covid riconducibili alla nuova variante. I due studi sono stati condotti in Inghilterra e in Scozia e indicano un livello di ospedalizzazioni più basso rispetto a quello attribuito finora alla variante Delta. Si parla di una percentuale oscillante tra il 15% e il 20% in meno di possibilità di essere ricoverati in ospedale dopo essere stati infettati.
Omicron, studi rilevano meno casi di ricoveri: l'Italia spera
Come già accennato, gli studi britannici hanno rilevato in media un tasso di ospedalizzazione per Omicron che è inferiore fino al 20% rispetto a quello della variante Delta. Analizzando nel dettaglio lo studio realizzato dall'Imperial College a Londra, si legge inoltre che le persone contagiatesi con Omicron hanno tra il 40 e il 45% di probabilità in meno di trascorrere una notte in ospedale rispetto a uno stesso individuo contagiato invece con la variante Delta.
Percentuale che sale addirittura a una forbice tra il 50 e il 60% nella fascia della popolazione che era già stata contagiata in precedenza dalla Delta rispetto a chi invece non era mai stato infettato. Lo studio realizzato in Scozia sostiene inoltre che la variante Omicron sia associata a una forte riduzione - di almeno due terzi - del rischio di ricovero in ospedale rispetto alla Delta.
Le precedenti dichiarazioni dell'Oms su Omicron
Uno spiraglio di luce che arriva all'indomani delle dichiarazioni del direttore dell'Oms per l'Europa Hans Kluge sulla rapida diffusione di Omicron nel continente. Kluge aveva infatti parlato esplicitamente della variante come di una "tempesta in arrivo" che in breve tempo avrebbe sostituito Delta come "ceppo dominante in circolazione nell'intera regione". Secondo Kluge inoltre "l'enorme volume di nuove infezioni potrebbe portare a più ricoveri e a interruzioni diffuse dei sistemi sanitari e di altri servizi critici". Se però le premesse sono quelle indicate dagli studi britannici, le dichiarazioni assumerebbero un significato ben diverso, smentendo almeno parzialmente le parole del funzionario Oms sul tasso di ospedalizzazioni.