Obbligo vaccinale a personale scolastico e forze dell'ordine: pronte misure e sanzioni
Dopo il personale sanitario, l'obbligo vaccinale toccherà ad altre due categorie di lavoratori. Sono previste sanzioni e sospensione dal lavoro in caso di mancato vaccino
La data di domani, 15 dicembre 2021, segna un'ampliamento dell'obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori. Il governo, che si è spesso detto contrario a prendere queste decisioni estreme ed a tratti impopolari, pian piano sta cambiando gli schemi e andando in un'unica direzione pur di contrastare in qualche modo un'emergenza che sembra ormai non esserci più. Mentre molti si chiedono se sia davvero necessario ricorrere al vaccino obbligatorio, da domani toccherà agli insegnanti e alle forze dell'ordine sottoporsi obbligatoriamente ad esso.
Obbligo vaccinale per docenti e forze dell'ordine
Ieri, 13 dicembre 2021, con gran clamore e perplessità, è stata annunciata la proroga dello stato d'emergenza fino al 31 marzo 2022. Questa decisione, già di per sé opinabile vista l'attuale non esistenza di uno stato d'emergenza, ha fatto passare in secondo piano un'altra decisione presa dall'esecutivo: l'obbligo vaccinale per docenti e forze dell'ordine. Queste categorie di lavoratori, a partire da domani, si aggiungeranno alle altre che sono già costrette a vaccinarsi, anche contro la propria volontà, per salvare il proprio posto di lavoro.
Tale obbligo non si estenderà solo a docenti o poliziotti, ma alla generica categoria. Per personale scolastico si intendono: i membri che compongono il sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia; il personale dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Compresi nel settore istruzione, anche i dirigenti e tutto il personale ATA.
Discorso analogo per le forze dell'ordine, che comprendono: i lavoratori del comparto della difesa, della sicurezza, del soccorso pubblico, della polizia locale e penitenziaria, della giustizia minorile e di comunità, così come gli agenti dei servizi segreti.
Previste sanzioni
Se una delle sopracitate categorie non dovesse essere vaccinata, verrà sospesa dal lavoro e non percepirà lo stipendio per il periodo della sospensione. L'unico modo per tornare ad esercitare la professione sarà solo completare il ciclo vaccinale di almeno due dosi.
Qualora uno di questi lavoratori dovesse recarsi comunque al lavoro ed eludere i controlli che saranno fatti dai dirigenti, andrà incontro ad una sanzione pecuniaria che va da 600 a 1.500 euro. Sono previste multe da 400 a 1.000 euro anche per coloro che non effettuano i controlli.
In ogni Decreto si è sempre cercato di tutelare il lavoro indicandolo, metaforicamente parlando, come sacrosanto. Eppure, visti gli obblighi a partire da domani e le conseguenze che comportano, tutta questa tutela non sembra in realtà esserci per delle classi specifiche di lavoratori.
Non si è mai parlato di lavoratori di serie A o di serie B, ma ad alcuni di essi il lavoro sarà garantito anche solo grazie ad un tampone negativo, mentre ad altri invece sarà negato se non si sottopongono a decisioni che possono essere contro la loro volontà.