Super green pass, Gismondo: "É un obbligo vaccinale, non usiamo mezzi termini"

La virologa dell'ospedale Sacco di Milano: "Necessario anche continuare tutte le terapie anti-Covid che ci sono"

La virologa dell'Ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo si esprime sul Super Green pass e non ha alcun dubbio: si tratta, di fatto, di un "obbligo vaccinale". "Non do pareri su decisioni politiche", inizia la dottoressa. "Posso però esprimere il mio pensiero da virologa e quindi posso dire che - continua- guardo positivamente al fatto che sia stato introdotto l'obbligo vaccinale" contro il Covid-19 "perché di questo dobbiamo parlare, senza mezzi termini".

Super Green pass, Gismondo: "Avrei preferito fosse chiamato in altro modo"

La dottoressa Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano, confessa poi intervistata dall'Adnkronos: "Purtroppo avrei preferito, anche da cittadina, che si fosse chiamato obbligo vaccinale, con tutto quello che implica". Per l'esperta quindi, senza fare giri di parole, il nuovo piano messo a punto dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus è, nei fatti, più di una semplice incentivazione al vaccino: è un obbligo. 

All'Adnkronos Maria Rita Gismondo commenta poi anche l'ipotesi di un ritorno di mascherine all'aperto, in particolare nei centri storici della più grandi città come Milano, Roma, Torino, Napoli e molte altre ancora. "Credo che la mascherina Ffp2 sulle metropolitane e su gli altri mezzi pubblici sia una cosa molto utile da consigliare, come pure la mascherina in centro o sempre quando in generale ci sono assembramenti", sostiene. "Ma io penso che ormai la gente questo l'abbia recepito. Sono misure di accompagnamento non solo a una campagna vaccinale che deve continuare, ma anche alle terapie anti-Covid che ormai ci sono", conclude infine la dottoressa.