11 Agosto 2021
Fonte: lapresse.it
Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani, ospite di ‘Timeline’ su Sky tg 24, ha parlato del vaccino Covid agli under 12 e della possibilità di fare una terza dose. "Io dico alle industrie: ‘fermiamoci’ rispetto alla terza dose" dei vaccini anti Covid "per la quale non dobbiamo accelerare ma pensare alla memoria immunologica e ai linfociti T, e per le popolazioni che non sono statisticamente rilevanti rispetto alla malattia non facciamo pendere la bilancia verso il rischio".
Vaia si è poi dichiarato "assolutamente contrario alla vaccinazione degli under 12, per due motivi". Il primo è che è "statisticamente irrilevante non solo il contagio ma anche la malattia nei bambini al di sotto dei 12 anni. In questo caso quindi la bilancia rischio-beneficio penderebbe tutta dalla parte del rischio. Il problema non è l’Rna che resta nell’organismo – sottolinea - per cui domani facciamo i bambini con la testa d’elefante, questa è un’informazione medievale che non c’entra nulla. Il problema è che comunque noi possiamo avere degli effetti collaterali. Nei bambini non c’è questo contagio così imponente e non c’è la malattia".
"Oggi - ricorda Vaia - tra i non vaccinati che si ricoverano l’età media è fra i 50-60 anni, tutte persone in quelle fasce d’età che sono i figli della nostra cattiva comunicazione, gli ‘esitanti dell’AstraZeneca’, tanto per essere chiari, che non si sono vaccinati e sono oltre due milioni".
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