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Variante benigna del Covid, cos'è e come reagisce sull'organismo: "Basta terrore"

L'infettivologo Matteo Bassetti ha dichiarato che molte varianti del Covid sono benigne: "A oggi i vaccini a mRna funzionano"

10 Maggio 2021

Variante benigna del Covid, cos'è e come reagisce sull'organismo: "Basta terrore"

Fonte: lapresse.it

Il virologo Matteo Bassetti ha parlato della "variante benigna del Covid", asserendo, tra l'altro che ce ne sono molte, e che bisogna smetterla di fare terrorismo psicologico. "Tutti parlano delle varianti Covid come negative, ma possono esserci anche quelle benigne e sono molte", dice Bassetti. "Finora abbiamo osservato e studiato quelle maggiormente contagiose e più aggressive come la variante inglese. Ma ad oggi i vaccini a mRna funzionano" anche contro di loro, "per questo non comprendo molto chi, spesso senza conoscenze approfondite, da tempo specula e terrorizza sulle varianti".

Variante benigna del Covid, cos'è e come reagisce sull'organismo: "Basta terrore"

Matteo Bassetti ha parlato all'Adnkronos Salute. Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria ha inoltre dichiarato: "Sono d'accordo con quanto emerso dallo studio dello Spallanzani e con la riflessione del direttore Vaia: non tutte le mutazioni peggiorano la situazione".

Sul tema della varianti benigni del Covid è intervenuto, nello stesso giorno, lunedì 10 maggio, appunto anche Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. "Non tutte le mutazioni" del coronavirus pandemico "peggiorano la situazione", conferma. "Anzi. Ne abbiamo appena tracciate alcune 'benigne' tra gli indiani rientrati: è un ceppo meno grave di quello prevalente nel nostro Paese", ha spiegato in un'intervista a 'Il Messaggero'.

E ancora: "Il nemico è il virus, non le varianti. Le mutazioni ci aiutano a capire come avere strumenti sempre adatti a fronteggiare la pandemia. Ma non ci devono spaventare. La ragazza positiva alla sudafricana è in via di guarigione, la situazione è sotto controllo", assicura Vaia. E "tra gli indiani - conclude Vaia - abbiamo scoperto, col nostro sequenzimetro, alcune mutazioni 'benigne, meno gravi dal punto di vista della contagiosità e della patogenicità. Questo è positivo, significa che il virus può mutare in forme meno invalidanti".

Varianti benigne del Covid, per i vaccini Vaia propone "stop a fasce di età"

Secondo Vaia, a questo punto della campagna vaccinale, non è più opportuno ragionare seguendo le fasce di età. Stando ai primi dati, il vaccino anti covid di Moderna è efficace anche contro le varianti brasiliana e sudafricana. Dunque, "con gli anziani vaccinati – ha continuato il professore – è ridicolo fare distinzioni tra un 50enne e un 40enne. Negli open day bisogna dare le dosi a tutti, senza più fasce di età”.

Vaia, quindi, punta agli open day: "Il progetto è allo studio, si devono evitare gli assembramenti attivando un sistema di prenotazione e coinvolgendo i medici di base". "Magari usando le fiale di AstraZeneca rifiutate da migliaia di cittadini, visto che “tutti i vaccini approvati sono efficaci" e "tutti i farmaci hanno effetti collaterali, ma i benefici superano infinitamente i rischi, molto ridotti", continua il professore. Dal punto di vista della cura della malattia, conclude Vaia, "c’è già un progetto per gli anticorpi a domicilio. I monoclonali, se la cura inizia subito, salvano vite".

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