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Ue, etichette anti-cancro su cibi e bevande (tranne il vino): produttori in rivolta

Il piano è previsto per il 2022-2023. L'unica bevanda alcolica a non essere etichettata sarà il vino perchè "fa parte dello stile di vita Ue"

04 Febbraio 2021

Supermercato

Supermercato (fonte foto Pixabay)

Sono circa 2,7 milioni gli europei che nello scorso anno si sono ammalati di cancro, di cui 1,3 mln sono morti. Preoccupano i dati pubblicati dalla Commissione Ue, la quale stima che - senza alcun intervento tempestivo - nel 2035 i casi potrebbero aumentare del 35%. Motivo per cui, la prevenzione è fondamentale, a partire da ciò che si consuma a tavola. Bruxelles ha così disposto un piano di etichettatura nutrizionale obbligatoria per indicare sia bevande alcoliche sia cibi cancerogeni "per consentire ai consumatori di fare scelte informate".

Decisione che però ha scatenato la rabbia dei produttori. Il progetto - che partirà nel 2022-2023 - conta già migliaia di oppositori. Su cibi e bevande potrebbero apparire scritte come sui pacchetti di sigarette e chi non rispetterà la direttiva europea vedrà meno le risorse destinate al piano di prevenzione. 

L'unica bevanda alcolica a non essere etichettata sarà il vino. Lo ha assicurato il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas. "L'Ue non ha intenzione di proibire il vino, né di etichettarlo come una sostanza tossica, perché fa parte dello stile di vita europeo". Ma la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, ha aggiunto che ci sarà comunque "una proposta di etichettatura obbligatoria per l'elenco degli ingredienti e dichiarazione nutrizionale sull'etichetta delle bevande alcoliche nel 2022 e una sulle avvertenze sulla salute nel 2023". 

Ue, piano etichette anti-cancro

La Commissione proporrà quindi "un’etichettatura nutrizionale obbligatoria e armonizzata nella parte anteriore della confezione per consentire ai consumatori di fare scelte alimentari informate, sane e sostenibili» e sosterrà gli Stati membri e le parti interessate «nei loro sforzi sulla riformulazione e sull’attuazione di politiche efficaci per ridurre la commercializzazione di prodotti alimentari malsani». Inoltre, si legge nel documento, «la Commissione sta intraprendendo una revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli, nell’ottica di potenziare il proprio contributo alla produzione e al consumo sostenibili, e in linea con il passaggio a una dieta con più verdura, meno carni rosse e lavorate e altri alimenti legati al rischio di cancro, più frutta e verdura".

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