Sabato, 20 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Funzioni centrali, il rinnovo del contratto tra salari, riforme e qualità dello Stato: una sfida decisiva per la PA

Dieci miliardi di risorse, aumenti graduali e una trattativa che va oltre i numeri: il Ccnl 2025-2027 misura la credibilità dello Stato riformatore

20 Dicembre 2025

Funzioni centrali, il rinnovo del contratto tra salari, riforme e qualità dello Stato: una sfida decisiva per la PA

Paolo Zangrillo, ministro della pubblica amministrazione

Il contratto che tocca il cuore dell’amministrazione

Il rinnovo del contratto delle Funzioni centrali per il triennio 2025-2027 non è una questione settoriale. Coinvolge oltre 200 mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici: l’ossatura amministrativa dello Stato. In questo passaggio si intrecciano salari, qualità della spesa pubblica e credibilità delle politiche riformiste. Non si tratta solo di recuperare potere d’acquisto, ma di ridefinire il valore del lavoro pubblico in una fase di transizione istituzionale e digitale.

Dieci miliardi di risorse, ma con tempi differenziati

La legge di Bilancio 2025 mette a disposizione circa 10 miliardi di euro sull’intero triennio, sommando risorse statali e fondi a carico dei bilanci degli enti non statali del comparto. Per ministeri e agenzie fiscali gli stanziamenti crescono progressivamente fino al 2027. È una scelta di prudenza finanziaria, coerente con i vincoli di finanza pubblica, ma che impone una vigilanza politica: la gradualità non deve trasformarsi in un rinvio strutturale del recupero salariale.

Aumenti reali, ma senza illusioni

A regime, l’aumento medio stimato è di 167 euro lordi mensili per tredici mensilità. Un incremento significativo dopo anni di blocchi contrattuali e alta inflazione. Ma è bene dirlo con chiarezza: non si tratta di un aumento espansivo, bensì di un parziale riallineamento. L’inflazione cumulata degli ultimi anni ha eroso profondamente i salari pubblici, soprattutto nelle fasce intermedie e qualificate. Questo rinnovo evita l’impoverimento, ma non colma del tutto il divario.

Il metodo Aran: conti chiari per una trattativa credibile

L’Aran ha costruito la base negoziale partendo dai dati del Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, aggiornati e depurati dall’indennità di vacanza contrattuale. È un elemento cruciale: senza trasparenza contabile, la contrattazione rischia di diventare ideologica o conflittuale. La scelta di distinguere per ex comparti consente di riconoscere le differenze strutturali senza forzare uniformità artificiose.

Incrementi graduali e sostenibilità

Gli aumenti seguiranno una traiettoria progressiva: 1,8% dal 2025, 3,6% dal 2026, 5,4% dal 2027. In termini medi, si passa da circa 55 euro mensili nel primo anno a 167 euro a regime. Questo schema consente alle amministrazioni di assorbire l’impatto finanziario, ma impone una gestione attenta della contrattazione integrativa, per evitare che la gradualità si traduca in diseguaglianze interne.

La vera partita: come allocare le risorse

Ora si apre la fase negoziale vera. Non basta decidere quanto destinare al trattamento tabellare: la sfida è usare le risorse per valorizzare competenze, rafforzare le carriere, rendere il lavoro pubblico più attrattivo per i giovani e più flessibile nell’organizzazione. Qui si misura la qualità riformista del contratto, ben oltre l’aritmetica degli aumenti.

Una scelta europea e progressista

In tutta Europa, una Pubblica amministrazione forte passa anche da salari adeguati e percorsi professionali credibili. Sottopagare lo Stato non è virtù liberale, ma miopia economica. Il rinnovo delle Funzioni centrali può essere un passo nella direzione giusta solo se i numeri si trasformano in scelte politiche coerenti con una visione moderna, europea e progressista dello Stato. Dai conti, ora, si passi al coraggio delle decisioni.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x