02 Dicembre 2025
Fonte: imagoeconomica
Il governo insiste e va verso l'invio di nuove armi all'Ucraina. Il provvedimento è all’ordine del giorno della riunione tecnica preparatoria convocata per mercoledì pomeriggio a Palazzo Chigi, in vista del Cdm previsto giovedì. L'esecutivo si appresta ad inviare mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, nonostante siano in corso dei colloqui di pace difficili, anche e soprattutto per via dello scandalo corruzione scoppiato nel Paese.
Non si ferma l'invio di armi in Ucraina. Il governo ha intenzione presentare in cdm il decreto legge per prorogare l’autorizzazione a cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. Cambiano gli esecutivi ma non cambia l'idea di fondo: Kiev va armata per continuare a fare la guerra alla Russia. Il primo decreto legge è datato 25 febbraio 2022, il giorno dopo l'inizio dello scoppio della guerra in Ucraina.
Il decreto autorizzava il nostro Paese ad inviare armi fino al 31 dicembre di quell'anno e previo atto di indirizzo delle Camera. Poi il provvedimento è stato più volte prorogato di anno in anno con nuovi provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri. Nel 2022 accadde all'inizio di dicembre, nel 2023 il 19 dicembre, nel 2024 all'antivigilia di Natale, e quest'anno il decreto con la proroga potrebbe arrivare nel Consiglio dei ministri di giovedì, quindi in anticipo rispetto agli scorsi anni. Sono ben 11 i pacchetti di "aiuti" militari che l'Italia ha fornito a Zelensky dal 2022 ad oggi, definiti da altrettanti decreti interministeriali (che necessitano solo dell'illustrazione al Copasir senza ulteriori passaggi in Parlamento, l'ultimo dei quali è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale.
Tutti sembrano concordi su questa mossa che avvicina l'escalation. Il senatore del Pd Filippo Sensi: "Spero sia vero che arriva finalmente in cdm la proroga del sostegno militare all’Ucraina, quanto mai urgente e necessario. L’Ucraina è massacrata ogni giorno dagli attacchi russi. Tacciano i filorussi che boicottano la resistenza ucraina, l’Italia stia dove deve stare e starà".
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