Ddl femminicidio è legge, sì unanime di Camera a nuova fattispecie di omicidio: "Ergastolo a chi uccida donne per odio, discriminazione, prevaricazione"
Col via libera compatto della Camera, il femminicidio diventa così un reato autonomo disciplinato dal nuovo articolo 577-bis del Codice Penale. La premier Meloni: "Segnale importante di coesione della politica contro la barbarie della violenza contro le donne"
Il disegno di legge sul femminicidio è diventata legge. Il ddl è stato approvato oggi, 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, col voto unanime e compatto di tutta la Camera dei deputati.
Ddl femminicidio è legge, sì unanime di Camera a nuova fattispecie di omicidio: "Ergastolo a chi uccida donne per odio, discriminazione, prevaricazione"
L'Aula di Montecitorio ha dato l'ok definitivo al disegno di legge bipartisan con cui il reato di femminicidio costituirà, da oggi, una nuova e specifica fattispecie di reato. Si tratta di un traguardo fondamentale, raggiunto dalla Camera dopo iniziali tensioni tra maggioranza e opposizioni in merito al brusco dietrofront operato dalla Lega in Senato a proposito del parallelo ddl sullo stupro. Con l'approvazione unanime della Camera, ora il Femminicidio è contemplato come reato autonomo ed entrerà nel Codice Penale con il nuovo articolo 577-bis. Secondo la nuova disposizione legislativo-penale, la legge prevede ora l'ergastolo per "chiunque provochi la morte di una donna per discriminazione, odio o prevaricazione o mediante atti di controllo, possesso o dominio". Tra i casi considerati di femminicidio è incluso anche l'omicidio commesso per il rifiuto della donna di instaurare o mantenere un rapporto affettivo o come atto di limitazione delle due libertà individuali.
Il ddl femminicidio, che corre di pari passo col ddl sul "consenso libero e attuale", diventa legge al termine di una giornata che aveva vissuto non pochi momenti di tensione tra la maggioranza e le opposizioni. Al Senato infatti, proprio oggi c'era molta attesa sull'approvazione del ddl stupro, su cui la premier Meloni e la Segretaria Pd Elly Schlein erano riuscite a trovare la quadra con uno "storico" accordo. Eppure, ad un passo dall'approvazione, il dietrofront della Lega motivato da Giulia Bongiorno come necessario per "chiarire alcuni aspetti tecnici" del disegno, e bollato dalle opposizioni come un "tradimento del patto di lealtà". A tal proposito, alla Camera le opposizioni avevano fatto la loro resistenza, chiedendo una "simbolica" sospensione del ddl Femminicidio fino a che non si fosse chiarito se "c'è ancora un accordo sul tema delle violenze di genere". La Camera però ha respinto tale sospensione, avanzata in primis da Avs e a cui si sono associati Iv, Pd e M5s, permettendo così l'approvazione del disegno di legge.
I lavori alla Camera sul ddl femminicidio erano iniziati già questa mattina, col via libera unanime del Senato. "Oggi votiamo un provvedimento storico" ha commentato la ministra della Famiglia e Pari Opportunità Eugenia Roccella. "Sono molto soddisfatta dell’approvazione in Parlamento del disegno di legge che introduce il reato di femminicidio" ha dichiarato a caldo la premier Giorgia Meloni, "è un segnale importante di coesione della politica contro la barbarie della violenza contro le donne. Aggiungiamo uno strumento in più a quelli che avevamo già previsto".