09 Ottobre 2025
Salvini-Meloni Fonte: Imagoeconomica
Salvini cede la Lombardia a Fratelli d’Italia, che si prepara a candidare Ettore Prandini, presidente della Coldiretti e figura vicina al ministro Francesco Lollobrigida. L’intesa nel centrodestra sulle prossime regionali — che definisce anche i nomi per Campania, Veneto e Puglia — apre però una crepa profonda nel Carroccio. La decisione di riconoscere a Giorgia Meloni il diritto di rivendicare la presidenza della Regione oggi guidata da Attilio Fontana provoca la rivolta dei leghisti lombardi. In testa il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, che sbotta: “La nostra Regione mai a Meloni”.
Secondo quanto trapela, l’accordo raggiunto tra i leader della coalizione prevede la candidatura di Edmondo Cirielli (FdI) in Campania, del civico Luigi Lobuono in Puglia e del leghista Alberto Stefani in Veneto. 3 nomi che confermano le indiscrezioni della vigilia, ma il vero colpo politico riguarda la Lombardia. Il testo dell’intesa stabilisce di riconoscere a Fratelli d’Italia “il diritto a rivendicare la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia attualmente governata da Attilio Fontana”, chiudendo così un’epoca di dominio leghista durata tre mandati consecutivi.
FdI, forte del primato elettorale in regione, è convinto di avere la partita in tasca e punta su Prandini, civico solo sulla carta ma di fatto vicino ai vertici del partito della premier.
Intanto, “Per me è l'onore più grande” commenta Alberto Stefani, pronto a “ereditare” la guida del Veneto da Luca Zaia.
Matteo Salvini ha tentato di smorzare le polemiche: “Il candidato presidente della Lombardia non è legato al Veneto e sarà annunciato al momento opportuno riconoscendo il diritto di scegliere al partito con il maggior peso elettorale”. Ma le parole del leader del Carroccio non bastano a fermare la protesta di Massimiliano Romeo, che avverte: “Io non cederò mai la Lombardia a FdI. Io non metto la mia firma, non consegnerò la mia regione a Meloni. Sulla Lombardia la premier deve essere accomodante. Per noi vale più di un ministero a Roma. Io non mollo”.
E incalza ancora: “Meloni sulla Lombardia dovrà essere responsabile, tenga unita la coalizione così come faceva Silvio Berlusconi. Salvini è stato per anni accomodante con lei, adesso Meloni sia accomodante con noi”.
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