21 Settembre 2025
"Non un minuto di silenzio, ma un pensiero a Charlie Kirk e un applauso che arrivi fino all'Arizona". Ha iniziato così il suo discorso il leader del Carroccio Matteo Salvini nel secondo giorno dell'annuale raduno della Lega a Pontida, giunto quest'anno alla sua 38esima edizione. A lui oggi, 21 settembre, è stata affidata la chiusura dell'evento dopo che ieri il suo arrivo si era fatto attendere a seguito di problemi di salute legati a calcoli renali.
Numerosi i temi toccati dal vicepremier Salvini durante il consueto raduno della Lega, nel quale è intervenuto lo stesso Roberto Vannacci che già aveva fatto ieri, sabato 20 settembre, un intervento infuocato dal palco del Pratone. "Dedichiamo non un minuto di silenzio, ma un pensiero a colui che è stato visto come un bersaglio, che è stato ammazzato a fucilate, e che lascia una moglie e due bambini" ha annunciato Salvini mentre sullo schermo venivano proiettate immagini del giovane attivista Maga Charlie Kirk ucciso negli Usa lo scorso 10 settembre. "Non dobbiamo solo parlare di Kirk - aveva detto ieri Vannacci facendo gli onori di casa -, dobbiamo essere suoi eredi nei palazzetti dello sport". Poi, al raduno dei Giovani Leghisti, i temi si sono susseguiti, specie in ambito politico. "Diciamo no all'esercito europeo" ha gridato il leader leghista dimostrando coerenza nelle sue posizioni, contrarie cioè all'invio "dei nostri figli e nipoti a combattere in Ucraina". "L'Italia è contro la guerra, noi non siamo in guerra contro nessuno".
E poco prima Vannacci, commentando le decisioni europee sul fronte russo-ucraino: "Lo straniero non è quello per cui vorrebbero farci spendere 800 miliardi in armi. Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti, quello che stupra, violenta, ruba e rapina e ci vuole imporre la sua cultura. A questi signori che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini c'è solo un futuro remigrazione". Parole chiare, quelle di Vannacci, che afferma di non volersi rassegnare "alla società multiculturale, alla società meticcia, all'islamizzazione delle nostre città. (...) Ci chiamano estremisti perché diciamo che chi delinque deve finire in galera? Freghiamocene".
Anche in tema di economia e politica interna il vicepremier Salvini si è espresso senza contrappunti: "Il nostro obiettivo è quello di estendere la flat tax a tutti i lavoratori e cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali dell'Agenzia dell'Entrate. Le banche che hanno guadagnato più di 46 miliardi daranno un contributo. Non chiederemo aiuti alle piccole banche dei territori, ma a quelle che hanno fatto oltre mezzo miliardo di utili su interessi e commissioni che chiedono a voi".
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