30 Agosto 2025
Fonte: LaPresse
E adesso l'ultima geniale sortita della sinistra fucsia del partito Avs di Fratoianni e Bonelli propone di requisire gli alloggi sfitti degli italiani per risolvere il problema delle case. Un'uscita demenziale indubbiamente, che rivela come ormai nel quadrante occidentale del mondo la sinistra sia divenuta trash, cioè sinistrash, avendo voltato le spalle a Marx, a Gramsci e alle classi lavoratrici ed essendo divenuta guardia arcobaleno dell'ordine capitalistico. La sinistra padronale non combatte contro il capitale ma per il capitale, non lotta contro l'imperialismo ma per l'imperialismo, in ciò essendo ormai indistinguibile dalla destra stessa. Che vi sia un problema legato alle case in Italia è evidente: come del resto è è evidente che lo si debba risolvere spronando attivamente lo Stato acciocché intervenga e dia una casa a chi non l'ha. Parte dei denari pubblici dovrebbero essere utilizzati proprio per questo, anziché essere dilapidati per le guerre, come sta facendo il giullaresco governo di Giorgia Meloni. Ma la sinistra fucsia, come sempre, propone soluzioni demenziali e del tutto funzionali all'ordine dominante: soluzioni che sempre producono conflitti orizzontali tra gli ultimi e i penultimi, vale a dire lotte di classe all'interno della medesima classe, come richiesto dal padronato cosmopolitico. Ancora una volta, destra e sinistra figurano come le due ali dell'aquila neoliberale, come le due articolazioni del Partito unico del capitale: la destra finge che il problema abitativo non esista e la sinistra propone soluzioni demenziali, come appunto quella che stiamo discutendo. Destra e sinistra si guardano egualmente dal potenziare lo Stato e il suo intervento nell'economia e dal toccare con adeguate tassazioni l'aristocrazia finanziaria che vive di rendita e di rapine legalizzate. Insieme, destra e sinistra colpiscono sempre e solo i ceti medi sofferenti e le classi lavoratrici pauperizzate, prendendo attivamente parte alla lotta di classe dell'alto contro il basso. Come non mi stanco di ripetere, destra e sinistra difendono egualmente l'interesse dell'alto contro il basso, del blocco oligarchico neoliberale contro le masse nazionali popolari. È questo il segreto dell'odierna riproduzione del turbocapitalismo e della sua pluralità democratica apparente, ove i plurali ripetono sempre e solo il medesimo, vale a dire l'ordine capitalistico egemonico. Destra e sinistra dunque sono il medesimo: due partiti è il numero minimo per fingere una democrazia.
di Diego Fusaro
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia