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La Lega di Salvini adesso vuole punire chi critica le politiche di Israele equiparandolo agli antisemiti

Una proposta folle, che merita di essere discussa criticamente

06 Agosto 2025

La Lega di Salvini adesso vuole punire chi critica le politiche di Israele equiparandolo agli antisemiti

Fonte LaPresse

La Lega di Matteo Salvini ha recentemente avanzato una proposta sconvolgente e surreale, per non dire manicomiale: punire severamente quanti osino criticare le politiche di Israele, equiparandoli di fatto agli antisemiti. Ciò accade, per spietata ironia della storia, proprio quando Israele decide ufficialmente, con l'appoggio di Trump, di occupare totalmente la striscia di Gaza. Ci siano consentite allora soltanto tre telegrafiche considerazioni. In primo luogo, ritorna ancora una volta la censura democratica, la mordacchia liberale: una forza politica, in questo caso la Lega, ma non molto tempo prima la signora von der Leyen, propone di limitare la libertà di espressione come se fosse una cosa del tutto ovvia e ragionevole, quando in realtà limitare la libertà di espressione significa necessariamente limitare la democrazia. Come insegna Spinoza, in un governo democratico ciascuno può dire e pensare ciò che vuole. Seconda considerazione: per la Lega di Salvini, come per molte altre forze politiche, Israele non si può nemmeno criticare, perché deve avere per definizione sempre ragione anche quando ha palesemente torto e, come nel caso specifico, sta compiendo un vero e proprio massacro genocidario ai danni dei palestinesi. Terza e ultima considerazione: ritorna ancora una volta il teorema demenziale, secondo cui criticare le politiche di Netanyahu equivale ad essere antisemiti; si tratta della ben nota carta truccata, che permette di ostracizzare a priori ogni possibile critica alle politiche di Israele. Lo ribadiamo per l'ennesima volta: si può benissimo criticare Netanyahu e insieme essere contrari a ogni forma di antisemitismo. Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: la Lega di Salvini è un partito del tutto organico all'ordine dominante e all'imperialismo di USraele.

di Diego Fusaro 

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