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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Ma che democrazia è quella in cui un primo ministro decide (e lo ammette) per conto terzi? quali? E per quali ragioni?

E perché i parassiti - virologi, politici, provocatori, giornalisti - ancora insistono con una Narrazione infame ma non più sostenibile? Cosa si nasconde dietro le facili spiegazioni del guadagno, della carriera?

01 Luglio 2025

Luca Zabbini ricovero

La grottesca, al limite dell'allucinante, intervista di Conte a la Verità spalanca interrogativi grossi come una casa, come un castello e allo stesso modo inquietanti: se un ex primo ministro arriva a rivelare che ha imposto misure che non voleva imporre, ma che gli sono state imposte, allora chi comandava, chi comanda davvero nella democrazia italiana? Insomma per conto di chi agiva, di facciata, il capo del governo, per conto di chi, dentro e fuori i confini? Ed ogni sospetto a questo punto è ammissibile perché è il diretto interessato a suscitarlo. Parallelamente, perché i parassiti – virologi, politici, giornalisti, propagandisti – continuano a provocare, a insistere dopo 5 anni? Le loro facce parlano, non ce n'è una raccomandabile e parlano le loro carriere, i trascorsi, i finanziamenti, ma a questo punto la meschinità, il viscido umano non soccorrono più e non basta più quel tenere in piedi la Narrazione infame, bugiarda: dopo milioni di vittime, di morti nel mondo, dopo la constatazione del disastro, dopo la strage globale e perenne, un atteggiamento tanto irresponsabile deve trovare miglior causa. Cosa stanno tenendo su questi? Gli affari, d'accordo, ma non può essere una mera, volgare questione di affari, di soldi per quanto giganteschi. In America, ma non solo in America, smettono i finanziamenti per le fabbriche di veleni truccate da ricerca, le commistioni tra il politico e il commerciale sono uscite, evidenti, vergognose, l'OMS possieduta letteralmente da Gates, fabbricante di vaccini cancerogeni, di carni sintetiche cancerogene, è un colossale baraccone di morte, dagli Stati Uniti tagliano i fondi ma soccorre l'Europa, l'Italia. Che altro c'è dietro? Quanto gli affari paralleli dell'industria sanitaria e dell'industria bellica si intrecciano, sono interdipendenti, smistati e collegati dalle istituzioni europee dove i nostri antisistema vegetano trovandosi benissimo?

Non è più questione di dividersi sulle possibilità: che i sieri genici chiamati vaccino Covid distruggano l'organismo non è oltre in discussione, c'è una casistica nell'ordine dei milioni di vittime, ci sono statistiche precise da ogni parte del mondo, ci sono le ricostruzioni scientifiche che hanno chiarito i meccanismi devastanti della proteina Spyke, della tecnologia mRNA che induce modificazioni genetiche, esistono le ammissioni dei produttori stessi, i loro ritiri dal mercato dei vaccini assassini, i loro fogli illustrativi con centinaia di rischi elencati, sono affiorate le chat coperte con tanto di rivelazioni, “qui li uccidiamo tutti”, e buoni ultimi siamo noi, con le nostre storie da nessuno smentire, storie di cancri, di lesioni permanenti, di invalidità, di corpi che si autodistruggono da una certa dose in poi. E questi parassiti ancora irridono? Ancora insistono? Vogliono imporre un vaccino infinitamente più potente, capace di contagiare i sani, tra sani, senza neppure una somministrazione, un supervirus per combattere i virus, e vogliono imporlo alle donne in gravidanza anche se dagli USA a Israele si sono accorti che una su 4 è destinata ad abortire o a partorire un neonato minato, destinato a menomazioni. Negli anni '60 c'era il Talidomide che provocava orrende deformità negli appena nati, alla fine lo hanno ritirato, nel 2025 creano una versione potenziata e usano il potere politico, braccio legale di quello finanziario, per imporlo. Perseverare diabolicum est! Ma qui siamo oltre, siamo alla metodologia dello sterminio. Poi ti dicono: le fonti, dove sono le fonti, dove gli studi? Ma se uno si dà la pena di scorrere queste cronache di prove e controprove ne trova tante da farsi seppellire. Allora dicono: ih, quelle non valgono, non ci interessano, non le vogliamo sentire. E allora quali? Quelle di mediocri personaggi televisivi, falliti come musicisti e come scienziati, ottimi nella scalata opportunistica? Ecco il drammatico racconto del 41enne Luca Zabbini, musicista in forze al tour estivo della Premiata Forneria Marconi, finito in terapia intensiva: "Da un banalissimo vomito sono passato a febbre alta e difficoltà a camminare fino a perdere totalmente il controllo delle gambe, così sono stato ospedalizzato. Dopo mille visite ed accertamenti, i medici sono giunti alla conclusione: encefalomielite a livello del midollo spinale e cerebrale che ha paralizzato completamente il mio corpo dal ventre in giù. Dovrò dire addio ai concerti, non so per quanto tempo. Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli operatori sanitari che mi stanno curando con grande attenzione. Spero di rivedervi tutti molto presto".

Come no. È normale una distruzione del genere del midollo spinale a 40 anni, senza preavviso? No ma è normale se inquadrata nello spettro degli effetti avversi indotti dal vaccino Covid e questa non è una illazione, è una certezza certificata dalla scienza medica, da quella farmacologica, dai produttori del vaccino. Anche tre, quattro anni fa i parassiti ci giuravano che era tutto sicuro, privo di conseguenze anzi ricostituente; poi sono passati a ridacchiare sulle assicurazioni sbagliate, lavandosene le mani, come se la faccenda non li riguardasse, come non fossero stati responsabili di una induzione a suicidio inconsapevole di milioni di innocenti: a morire eravamo noi. Adesso qualcuno insiste, provoca, irride le morti nelle forze dell'ordine, costrette a vaccinarsi, al ritmo di cinque, dieci al mese. Perché lo fanno? E la spiegazione della scarsissima qualità umana e professionale non basta più.

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