Davvero ci vuole più Ursula? Questo può dirlo chi partecipa ad un sistema discutibile come la UE, ma chi avesse addosso un millesimo dei sospetti sulla Baronessa sarebbe famigerato

Se faccio un commento critico verso Draghi, Mattarella o Ursula Von der Leyen vengono subito raggiunto da risposte che mi minacciano di morte o me la augurano, che mi chiedono come mai il cancro non ha fatto il suo dovere. Sempre, invariabilmente e immediatamente. All'inizio restavo stranito, non mi pareva possibile che gente dei centri sociali schiumasse violenza in favore delle élite, poi di colpo tutto mi è parso chiaro: l'Unione Europea foraggia la falsa sovversione dei balordi, li organizza e li manda contro le voci critiche, pochissime, e ce li manda nel modo più violento perché la loro tolleranza, la loro attitudine pacifica è di stampo terroristico, il loro retaggio è il manifesto stalinista di Ventotene. La storia si ripete: anche Lotta Continua era finanziata dalla CIA e i movimenti terroristici eterodiretti più che infiltrati; i loro capi e capetti che mandavano la manovalanza allo sbaraglio contro il sistema del padronato, contro le democrazie borghesi, a giochi finiti si sono infilati in quel sistema di casta, fortemente reazionario, per non uscirne più; i loro figli ne hanno poi preso il posto per diritto ereditario, familistico. Una come Ilaria Salis non ha mai speso mezza parola contro Draghi o Mattarella o la Baronessa, simboli di un sistema che le garantisce impunità e ricchezza dopo 40 anni di antagonismo velleitario. Mattarella da parte sua gira a far propaganda, neppure tanto velata, per gli imminenti referendum targati PD-CGIL e vedremo quanto peserà la sua parola. Tra una predica allusiva e l'altra sui quesiti referendari, il nostro presidente torna a ribadire l'ineluttabilità dell'Unione Europea: adesso chiama a raccolta con accenti lirici, letteralmente, scomoda il “Nessun dorma”. Ma se una astrazione finanziaria dorme da 35 anni, forse è il caso di rottamarla, non di rilanciarla. La UE in realtà non dorme: esitante quando le conviene, implacabile nell'imporre regolamenti criminali e deliranti dal clima alla salute, dal gender al riarmo. Simbolo di questa UE è la inamovibile baronessa Ursula per titoli acquisiti. Una che dopo avere perso in modo catastrofico le elezioni non ha avuto alcuno scrupolo nel ricomporre una coalizione dei perdenti pescando anche da quel mondo conservatore che per anni aveva stigmatizzato come deleterio per la democrazia. Questa Ursula, discendente di nazisti, per niente nobile, è attualmente sotto accusa da parte del tribunale europeo: ha perso una causa col giornale americano New York Times che pretendeva l'accesso ai messaggi con cui la capa della commissione europea avrebbe negoziato 4 miliardi di dosi di vaccini anticovid per un giro d'affari che sfiora i 500 miliardi imponendolo con la corruzione massiva dei mezzi di comunicazione. La testata statunitense, già coinvolta nella propaganda vaccinale di stampo Dem ma non ancora arrivata al totale rinnegamento della professione, ha dato in pratica della bugiarda e della farabutta al vertice delle istituzioni europee: Von der Leyen ha reagito nel modo più puerile: quei messaggi li ho persi, li ho cancellati per sbaglio. Un vizio, si direbbe, visto che da ministro tedesco le capitò lo stesso in merito a consulenze truffaldine per un ammontare di 160 milioni di euro.

Le istituzioni europee hanno fatto muro: prima hanno negato l'accesso a quegli elementi, poi hanno negato che esistessero; e qui siamo oltre l'infantile, siamo al grottesco malavitoso. Ma la magistratura europea ha rifiutato di farsi prendere in giro, ha detto che neppure la capa dell'Unione può rivolgersi così ai giudici, ai media, ai cittadini, vuoi per questioni legali, vuoi per esigenze legate alle tanto sbandierate trasparenza, responsabilità, lealtà. Tutta roba alla quale questa Von der Leyen pare più idiosincrasica che allergica. Come quei tipi che nascono incompatibili verso un contesto legale e non cambiano fino alla morte. 4 miliardi di dosi per 500 miliardi così da ammazzare o distruggere milioni di innocenti; adesso scopriamo che i vaccini, a parte il crollo del sistema immunitario con conseguente e perenne esposizione ad ogni fattore virale, le folgorazioni, le malattie cardiache, quelle neurodegenerative, i tumori, i cancri del sangue, le otiti, le cecità, inducono anche depressione, tic, scompensi, sindromi ansiose, panico, mancato controllo delle facoltà fisiche, nebbia mentale persistente, attitudine all'autolesionismo e al suicidio. Non contenta, la nostra Bronessa Siringa si riconverte prontamente in Spingarda, organizza per il nuovo affare da 800 miliardi legato al riarmo per sostenere l'industria tedesca, autodistrutta dopo una demenziale politica economica impostata sull'auto elettrica, sulla riconversione “verde” costata svariati triliardi a utilità negativa, cioè in totale deficit energetico come si è appena visto in Spagna.

Non soddisfatta, Ursula piazza il marito Heiko, già dirigente di quella Pfizer con cui ha negoziato in modo coperto 500 miliardi di euro per 4 miliardi di vaccini, all'università di Padova così da poter controllare sia la ricerca che la comunicazione con la scusa della vigilanza su 350 milioni di fondi del Pnrr erogati da lei stessa. Una faccenda in famiglia, nella totale discrezione dell'informazione opportunamente pagata. Di questa potente senza presupposti e senza fondamenti si è appena saputo dei tre, quattro aerei privati utilizzati ogni mese, l'ultimo insieme ai compari Metsola e Costa, per un viaggio di 150 chilometri; ed è la stessa che ha avallato una repressione sconcertante sull'uso dei mezzi privati, degli aerei, sulla pazzesca necessità di azzerare le emissioni di CO2, sulla penalizzazione del sistema industriale ed energetico europeo. L'Unione Europea, nel più puro spirito di Ventotene, è una astrazione ultraliberista in affari, per i quali si sente in diritto di non rendere conto a nessuno, e tenacemente autoritaria quanto a diritti umani, libertà di opinione e di informazione, rispetto delle prerogative individuali. Senza dimenticare i crimini protratti fin dall'inizio nel senso di una sostituzione etcnica e religiosa, di una islamizzazione del continente europeo ormai irreversibile servendosi di un reticolo di oltre 12.000 lobby che a loro volta sorreggono un arcipelago di ong fuorilegge e non di rado in preoccupanti rapporti con gli scafisti. Anche questo processo non è ovviamente fine a stesso, non è solo ideologico ovvero l'ideologia a monte serve a coprire vertiginosi giri di corruttele e di guadagni legati ad una autentica tratta di esseri umani. Von der Leyen si trova attualmente sotto denuncia penale spiccata in Belgio per iniziativa di un migliaio di querelanti e sostenuta da Polonia e Ungheria che ritengono il vertice dell'Unione Europea responsabile, tanto per cambiare, di sottrazione o distruzione di documenti pubblici e corruzione. Denuncia dichiarata inammissibile dalla Corte di Liegi, e si capisce, ma subito appellata in Cassazione dai ricorrenti.

Se, e sottolineiamo se, anche un centesimo, un millesimo delle faccende riferite ad Ursula Von der Leyen fosse fondato, basterebbe e avanzerebbe a fare uscire di scena questo lugubre arnese se non ad infilarla in una galera per il resto dei suoi giorni. Non succederà, ma davvero, caro Mattarella, abbiamo bisogno di questa Baronessa, davvero ci vuole più Ursula, e per giunta ben desta?