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Fine vita, governo impugna legge su suicidio assistito della Regione Toscana, Zanettin (Forza Italia): "Serve cautela, materia delicata"; Schlein: "Codardi"

Il Cdm ha deciso di impugnare la legge sul fine vita della Regione Toscana, Zanettin: “Stiamo lavorando con il senatore Ignazio Zullo (FdI) per predisporre un testo base da presentare alle commissioni. Procediamo con la velocità consentita dal bisogno di un consenso che deve necessariamente essere ampio”

09 Maggio 2025

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Fonte: imagoeconomica

Il governo Meloni, in occasione della riunione del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi oggi, venerdì 9 maggio 2025, ha deciso di impugnare la legge sul fine vita della Regione Toscana. Mentre il centrodestra ha spiegato che ci vuole "cautela trattandosi di una materia delicata" e che quindi servono i giusti tempo per un "consenso ampio", le opposizioni hanno attaccato.

Fine vita, governo impugna legge su suicidio assistito, Zanettin: "Serve cautela"

Per prima in Italia, nel febbraio di quest’anno, la Regione Toscana ha approvato una proposta di legge sulla regolarizzazione delle procedure e delle casistiche in cui le Asl locali possono somministrare farmaci per il suicidio assistito. A promuovere la proposta, i rappresentanti e volontari dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e sul fine vita, che a marzo dello scorso anno ha depositato la proposta di legge al Consiglio toscano con oltre 10mila firme. La legge è stata approvata in Giunta Regionale da Pd, M5S, Italia Viva, mentre a votare contro sono stati Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

Il centrodestra del Consiglio regionale della Toscana aveva presentato ricorso al collegio di garanzia statuaria per la verifica di conformità, rispetto allo statuto della Regione, della norma sul suicidio medicalmente assistito.

Oggi il Cdm ha stabilito lo stop, che rimette la decisione sulla presunta incostituzionalità alla Corte Costituzionale.

Forza Italia, attraverso il senatore Pierantonio Zanettin, ha spiegato a LaPresse: “Stiamo lavorando con il senatore Ignazio Zullo (FdI) per predisporre un testo base da presentare alle commissioni. I tempi sono maturi per una proposta che parta da quei principi enunciati a inizio marzo che stiamo dettagliando”. “L’idea è andare avanti ma serve cautela perché sono materie delicate e di certo non può essere un testo blindato – aggiunge -. Procediamo con la velocità consentita dal bisogno di un consenso che deve necessariamente essere ampio”.

Schlein: “Da governo scelta codarda”

Una scelta ipocrita, cinica e codarda: il Governo impugna la legge sul fine vita in Toscana, mentre con l’altra mano tiene bloccata la legge sul fine vita in Parlamento. Qui non si tratta di fare propaganda ma di dimostrare la serietà e la responsabilità di non voltare le spalle a chi sta soffrendo, regolando in maniera dignitosa il fine vita. Si tratta di dare seguito a una pronuncia della Corte Costituzionale su cui il Parlamento è in grave ritardo. Ormai non stupisce più nemmeno il silenzio di Forza Italia, che abbassa la testa a Meloni e Salvini ogni volta, specie quando si tratta di negare diritti. Altro che liberali, come quando si dicono favorevoli a cambiare la legge sulla cittadinanza ma poi invitano a disertare il referendum dell’8-9 giugno che fa esattamente questo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato: “Esprimo profonda delusione per la decisione del Governo di impugnare la nostra legge sul fine vita. Questa legge rappresenta un atto di responsabilità istituzionale e di rispetto verso le persone che affrontano sofferenze insopportabili. La nostra normativa è stata elaborata in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, che ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito. In assenza di una legge nazionale, la Toscana ha scelto di dare risposte concrete ai cittadini, nel pieno rispetto dei principi costituzionali. E’ paradossale che, invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il Governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte. Difenderemo con determinazione la nostra legge, certi di aver agito nel rispetto della legalità, della Costituzione e, soprattutto, delle persone”.

Anche il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo si pronuncia sulla scelta del governo: “La decisione del Governo di impugnare la legge della Toscana sul fine vita è semplicemente assurda: un’offesa per i malati che chiedono aiuto e soffrono e, allo stesso tempo, una mannaia nei confronti di una Regione che legifera bene, nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione, apripista in tutta Italia, ma che viene bloccata a livello nazionale. È accaduto con la norma sugli affitti brevi e sul turismo, con quella sui balneari e adesso accade con la legge sul fine vita”.

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