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La nuova prodezza della commissaria UE per la sicurezza Lahbib è una perorazione esagerata, sfacciata, dell'Islam in Europa: e non c'è niente di strano

Il nuovo video della ex giornalista belga di origini algerine arriva a poche ore dalla fine del Ramadan che ha sancito la presenza preponderante in Europa e in Italia dell'islamismo assai poco integrato.

02 Aprile 2025

Hadia Lahbib

Ha ancora senso, se mai l'ha avuto, restare in Europa? Secondo il nostro Mattarella la questione non si pone, dall'Europa non si esce, come dallo Spielberg o dalla criminalità organizzata, ce ne vuole di più, sempre di più, fino ad annullarsi in essa. Senza che nessuno sappia spiegare perché, al di là delle sparate di Prodi che è la vera scheggia impazzita, altro che maranza o islamisti. Non abbiamo guadagnato un giorno in più, ci abbiamo rimesso 32 anni, i costi di qualsiasi consumo sono esplosi, abbiamo modificato il nostro modo di pensare, la politica compromissoria si è completamente sbarazzata di qualsiasi responsabilità che non fosse quella di rubare al grido “ce lo chiede l'Europa, ci deve pensare l'Europa”. E l'Europa ci pensa moltiplicando regole manicomiali, balzelli punitivi, infliggendo l'isteria da vaccino o da riarmo. L'Europa che non c'è, l'Europa come astrazione burocratica, si fonda sulla retorica di Ventotene e su organismi per niente democratici, scaturiti da alleanze oscene seguite a sconfitte elettorali, su un tenersi insieme che ha molto del mafioso, che estromette i candidati e gli eletti nei singoli Paesi ma accoglie pregiudicati come la nostra Ilaria Salis con la quale Mattarella ha trovato modo di congratularsi. Messa in una astrusa commissione sulle case in virtù dei trascorsi come occupatrice abusiva di case. Un altro caso interessante è quello del commissario alle emergenze, alla sicurezza, niente meno, una algerina naturalizzata belga, anche se ormai si potrebbe dire l'opposto, che ha fatto un video demenziale dove illustra le armi per resistere a una immaginifica invasione sovietica: “Contanti, carte da gioco, coltellino svizzero e capperi per la pasta alla puttanesca”. Non l'hanno rinchiusa in manicomio e lei ha rilanciato con un secondo video, forte della passata esperienza come giornalista: “Conosco il potere della comunicazione”.

Questa volta Hadja Lahbib perora la causa dell'Islam, ma perché mai una commissaria europea dovrebbe difendere l'Islam? Ma questa è l'Europa, è la UE che ha favorito, organizzato l'invasione sulla quale ruba da 30 anni in combutta con la Chiesa cattolica e i partiti della sinistra mediterranea. Una difesa talmente esagerata dell'immigrazione islamica, talmente sull'omertoso vittimistico da aver sollevato l'entusiasmo del collettivo Ccie, formalmente sciolto 5 anni fa in quanto pro jihad. “Il velo non è sottomissione”, per dire che il velo va adottato e, chissà, imposto anche alle donne occidentali. Questa sarebbe la pace e l'inclusione praticata dall'Unione Europea? Il video di questa dentona con borsetta griffata, che il velo non lo porta, forse per privilegio europeista, arriva con tempismo perfetto il giorno dopo le oceaniche adunate per la fine del Ramadan che hanno dimostrato come, anche in Italia, l'Islam praticante e fondamentalista sia ormai inarginabile, come una minoranza, chissà poi quanto minoranza, in grado di dettare le sue condizioni al resto della collettività. Storicamente le rivoluzioni e i sommovimenti sono sempre partiti da una frazione sufficientemente organizzata e agguerrita per imporsi e questo pare il caso. Il video della commissaria Lahbib è mendace, dipinge l'Islam più o meno radicale come vessato e non capito, non ancora accolto a dovere dall'Europa che gli si è di fatto consegnata, ma sorvola sulle stragi, sulla violenza spicciola, sulle faide familiari, sulle troppe adolescenti pestate da correligionarie se rifiutano il velo o trucidate dalle famiglie se rifiutano uno sposo imposto. In Italia praticamente ogni città ha dovuto constatare la forza minacciosa di questo Islam che ha invaso parchi e piazze per celebrarsi nella totale sottomissione delle amministrazioni; a Torino, dove il Comune ha appena aperto uno sportello “contro l'islamofobia”, la celebrazione si è conclusa con un ritratto di Giorgia Meloni dato alle fiamme alla presenza del sindaco che secondo le cronache non ha fatto una piega.

Lasciateli fare, lasciateli passare e i loro figli voteranno per noi. Politica miserabile, peggio che irresponsabile. Ma non votano per loro, si voteranno tra di loro prestissimo, nella totale complicità dell'Unione Europea ed è qui che va a parare un video apparentemente svagato come quello della commissaria Hadja Lahbib, algerina addetta alla pace. Siamo al totale rovesciamento dei fatti, della logica stessa, ma un rovesciamento apparente, perché in questa apparente follia c'è del metodo e come se c'è. Dalla UE non si esce, dicono i Mattarella e i Macron, così come non si esce dall'Islam egemone che ha assunto il controllo di tutte le capitali europee occidentali al punto che le misure per ricacciarli indietro si dimostrano velleitarie. La UE delle dodicimila lobby tra gli innumerevoli canali di finanziamento non disdegna i Paesi arabi, alcuni dei quali foraggiavano apertamente politici europei italiani, belgi, greci anche al massimo livello come la ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, inondata di mazzette per perorare la causa del Qatar. Piano piano la faccenda è stata lasciata scivolare nell'oblio e di questa bionda arrogante non si è saputo più niente, la comunicazione di cui si sente investita l'algerina Lahbib ha provato a dipingerla come una martire, una vittima. Ma le accuse di Eurotangentopoli, come fu chiamato, non sono mai cadute, anzi a distanza di due anni coinvolgono nuove europarlamentari italiane, piddine, si allungano fino in Israele. Segreto di Pulcinella, ma la comunicazione giornalistica in cui la commissaria alla sicurezza algerina si sente maestra consiste precisamente in questo, distogliere dalle ruberie scoperte e creare i presupposti per consentirne di nuove: dietro i vaccini, così come il clima, le invasioni zariste e la tratta islamica, la solita corruzione oceanica, i soliti soldi sporchissimi.

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