11 Febbraio 2025
Beppe Sala, fonte: imagoeconomica
Il progetto di legge del Salva Milano porta a casa il primo sì, precisamente in consiglio comunale nel capoluogo meneghino dove un ordine del giorno è stato approvato con 22 sì e 7 no, anche quelli di alcuni consiglieri della maggioranza, come i tre consiglieri dei Verdi, uno del Pd e del gruppo misto. Un risultato positivo per il progetto ma negativo per la maggioranza, che si è spaccata sul tema. Assente il sindaco Beppe Sala, astenuto il centrodestra.
La maggioranza in consiglio comunale si spacca sul Salva Milano. A favore si sono espressi 22 consiglieri di maggioranza: pressoché tutto il Pd, la Lista Sala, i Riformisti. Contrari 5 consiglieri di maggioranza: Carlo Monguzzi, Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara di Europa Verde, Alessandro Giungi del Pd ed Enrico Fedrighini del gruppo misto. E poi 2 consiglieri della Lega: Alessandro Verri e Annarosa Racca.
Europa Verde, nonostante sia alleato del Pd, protesta: "Questa interpretazione è servita, sì, a recuperare parti della città e volumetrie senza consumo di suolo, ma è successo anche qualcosa di diverso. Oggi ha ancora senso mettere benzina in un motore che sta producendo abitazioni che non servono ai bisogni dei cittadini? Sul tema degli oneri che non sono arrivati, si è detto che bisogna tagliare i servizi perché sono venuti a mancare. Ma gli oneri hanno il compito di coprire le esternalità della nuova edilizia. Perché forzare dunque un'interpretazione da una prospettiva milanese e lombarda? Siamo tutti d'accordo che la riforma dell'urbanistica sia vitale: proprio per questo non facciamo danni al Paese, perché sappiamo che poi la riforma non l'avremo a breve".
"Il Comune a maggioranza di sinistra chiede (con l'ordine del giorno, n.d.r.) di fare una schifezza aspettando che poi il Parlamento di destra faccia una legge buona (la riforma complessiva, n.d.r.)? La sinistra che chiede il condono edilizio e il blocco dei processi? In uno Stato di diritto i processi si celebrano", ha detto Carlo Monguzzi.
L'ordine del giorno "esprime il proprio sostegno alla conclusione positiva dell'iter di approvazione del DDL 1309 - Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, strumentalmente definito Salva Milano", si legge nel testo. Inoltre il documento "esprime la necessità di una successiva e rapida riforma organica complessiva della materia, come richiesto dal presidente di Anci Gaetano Manfredi, che definisca i principi fondamentali dell'urbanistica nel rispetto delle prerogative delle regioni e dei comuni italiani garantendo la riduzione del consumo di suolo, la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, l'equità sociale, la tutela del paesaggio, la rigenerazione urbana, la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico e la promozione di un modello di sviluppo equo, inclusivo e innovativo per le città del futuro".
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