"Avviso di garanzia a Meloni è giustizia ad orologeria della magistratura": indagine avviata 6 giorni dopo l’approvazione alla Camera del ddl sulla separazione delle carriere

Le coincidenze tra l'approvazione del testo alla Camera sulle separazione delle carriere dei magistrati ed il caso Almasri che ha poi portato agli avvisi di garanzia per Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano

"L'avviso di garanzia a Meloni è giustizia ad orologeria della magistratura". È quanto ha detto Barbara Berlusconi, figlia dell'ex premier, ed anche un po' quello che si potrebbe supporre se si uniscono i puntini. Ormai tutti sanno dell'indagine a carico di Meloni, dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano per il caso Almasri. Un'indagine avviata 6 giorni dopo l'approvazione alla Camera del testo sulla separazione delle carriere dei magistrati.

"Avviso di garanzia a Meloni è giustizia ad orologeria della magistratura": indagine avviata 6 giorni dopo l’approvazione alla Camera del ddl sulla separazione delle carriere

Unendo i puntini si arriva infatti ad avere della strane coincidenze. Partendo non dalla scarcerazione di Almasri bensì dal disegno di legge sulla separazione delle carriere, approvato alla Camera lo scorso 16 gennaio con 174 sì, 92 no e 5 astenuti. Dopo l'approvazione del testo sono successe tante cose a catena: è iniziato il caso Almasri, il comandante libico prima arrestato in Italia per ordine della Corte penale Internazionale e poi rilasciato il 21 gennaio. Ad attenderlo attorno alle 19:00 dello stesso giorno c'era un aereo Falcon dei servizi segreti. Alle 19:51 l'aereo è decollato dall'aeroporto di Torino Caselle per riportare Almasri a Tripoli, in Libia, dove è atterrato alle 21:42.

Almeno questo deve esser passato per la testa dell'avvocato Luigi Li Gotti che il 23 gennaio depositava un esposto alla procura di Roma, che ha portato all’avviso di garanzia reso pubblico dalla premier: "favoreggiamento personale" e "peculato" i reati ipotizzati. "Non è certo anomalo che, come atto dovuto, la Procura di Roma abbia iscritto nel registro la premier e i ministri. Ora la Procura dovrà fare le sue valutazioni e decidere come proseguire", ha detto Li Gotti che in passato ha difeso personaggi come Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo ed è stato sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi.

Il 24 gennaio molto probabilmente la denuncia è arrivata al giudice. È possibile che si sia fatto in modo di farla arrivare al procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, che ha poi inviato gli avvisi di garanzia a Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano il 28 gennaio. Il tema della separazione delle carriere torna dirimente. La riforma è voluta fortemente proprio dal guardasigilli e potrebbe intersecarsi con il caso Almasri. Oggi era il giorno del via all'iter in Senato, che porterà poi all'approvazione definitiva del disegno di legge. Una legge che però molti magistrati che contestano, come hanno fatto notare a Napoli al ministro Nordio.