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Bologna, la Card Cultura donata dal sindaco Lepore ai dipendenti comunali, ma nella password l'insulto: "Stupido Cogl**ne"

Il sindaco di Bologna aveva inviato ai dipendenti comunali una mail come segno di gratitudine per il lavoro svolto, accompagnata da una lettera firmata

03 Gennaio 2025

Bologna, la Card Cultura donata dal sindaco Lepore ai dipendenti comunali, ma nella password l'insulto: "Stupido Cogl**ne"

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, fonte: imagoeconomica

A Bologna la Card Cultura finisce nella bufera per un codice sospetto: scattano le scuse e un'indagine. La Fondazione Bologna Welcome, fornitore del servizio Card Cultura, si trova al centro di un caso insolito che ha sollevato l'ira dei dipendenti comunali e dei sindacati.

Il primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore, aveva inviato ai dipendenti comunali una mail come segno di gratitudine per il lavoro svolto, accompagnata da una lettera firmata dal sindaco del capoluogo romagnolo.

Non solo un segno di gratitudine per il tuo lavoro, ma anche un invito a diventare testimone della cultura bolognese, esplorando, valorizzando e condividendo la ricchezza del nostro patrimonio culturale. Grazie per il tuo impegno quotidiano e buon divertimento con la tua Card Cultura”, si legge nella lettera. Peccato che si nascondesse un insulto per accedere al bonus

Card Cultura a Bologna, la polemica per l'insulto nascosto

La polemica riguarda un codice alfanumerico assegnato per attivare la card, che nascondeva un insulto subliminale. Il codice incriminato, "27UP1d0c0c091ion3", è stato interpretato come un messaggio offensivo, perché suggeriva in maniera alquanto esplicita i termini "stupido" e "cogl**ne".

La Fondazione ha espresso "rammarico" e ha presentato le proprie scuse ai lavoratori del Comune, annunciando l'avvio di un’indagine interna per chiarire le responsabilità dell'accaduto. In una nota, ha assicurato che "saranno assunti i provvedimenti tecnici ed organizzativi conseguenti affinché non si ripetano episodi di questa natura". Nel frattempo, il codice è stato sospeso e sostituito con uno nuovo per garantire la serenità dei dipendenti.

Il caso è emerso grazie al Sindacato Generale di Base (Sgb), che ha denunciato l’accaduto sottolineando la presenza di un "significativo aggettivo indirizzato ai dipendenti comunali". La denuncia faceva riferimento a una lettera di accompagnamento firmata dal sindaco Matteo Lepore, che ha ulteriormente alimentato le tensioni.

Cos'è la Card Cultura

La Card Cultura, del valore di 25 euro, permette a chi la possiede di accedere gratuitamente o con sconti a musei, mostre ed eventi culturali a Bologna e dintorni. Tuttavia, l’attenzione si è spostata sul codice alfanumerico usato per attivarla, che avrebbe offuscato l’obiettivo promozionale dell’iniziativa con una polemica inattesa.

L’inchiesta interna mira a determinare se l’inserimento del codice offensivo sia stato un errore accidentale o un atto intenzionale. La Fondazione ha promesso massima trasparenza e collaborazione con il Comune per risolvere l’accaduto. L’episodio mette in evidenza la necessità di maggiore attenzione nei processi di controllo, soprattutto in ambiti che coinvolgono servizi pubblici.

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