"Questa proposta di legge cambierà radicalmente il futuro delle nostre città, rendendole sempre più congestionate ed elitarie. Toglierà ai Consigli comunali il potere di controllare che i costruttori e i fondi immobiliari facciano l’interesse pubblico, e cioè realizzino, insieme ai nuovi palazzi, anche i servizi per la città, edilizia sociale, parcheggi, marciapiedi, piste ciclabili, parchi, scuole, biblioteche eccetera. Lo spazio urbano potrà essere occupato da edifici senza un disegno unitario, senza un piano, senza una visione di città, se non quella degli operatori e dei fondi immobiliari". Questa la versione integrale della lettera-appello firmata da 140 professori – tra cui urbanisti, giuristi, sociologi – ai senatori perché boccino la legge Salva Milano.

Il sindaco di Milano Beppe Sala, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe parlato con il Pd di dimissioni anticipate dalla sua carica se l'approvazione in Senato dovesse venir meno per un dietrofront del Partito Democratico (Pd). Praticamente un ultimatum politico che mette in difficoltà la Segretaria del Pd Elly Schlein. Dall'altro lato i Verdi e il M5S attaccano la proposta di legge, considerandola un "condono".