03 Dicembre 2024
Giorgia Meloni, Fonte: Imagoeconomica
La premier Giorgia Meloni è stata intervistata ieri negli studi di Rete 4 alla trasmissione Quarta Repubblica condotta da Nicola Porro: tanti i temi toccati, dalla situazione legata a Stellantis fino al tema della solidità della maggioranza: "Non litighiamo, qualche inciampo c'è ed è fisiologico, ma sappiamo quello che gli italiani sperano e si aspettano. Il governo non cadrà".
Tra i tanti temi toccati dalla premier nel corso dell'intervista di ieri sera, c'è quello della solidità della maggioranza, soprattutto dopo le diatribe tra Lega e Forza Italia iniziate dal tema del taglio al Canone Rai, con i forzisti che hanno votato insieme alle opposizioni in commissione Bilancio: "Litighiamo tutti i giorni - ironizza Meloni -, litighiamo al mattino e beviamo un bicchiere di vino alla sera". Poi chiarisce: "No, non litighiamo. Qualche inciampo c'è ed è fisiologico, ma sappiamo quello che gli italiani sperano e si aspettano".
L'argomento dell'intervista si sposta sulla crisi del gruppo automobilistico Stellantis e sulle dimissioni dell'amministratore delegato, Carlos Tavares: "Faremo del nostro meglio per difendere l'occupazione e l'indotto, abbiamo un tavolo a metà dicembre con Stellantis e speriamo che possa essere quello risolutivo. Non entro nel merito delle scelte di una grande multinazionale. Credo che l'uscita di Tavares sia figlia di alcune battaglie sindacali molto forti fatte particolarmente dai sindacati francesi e americani. Quello italiano rispetto a queste urla era un po' afono".
"Quello a cui noi dobbiamo stare attenti è se i grandi risparmi degli italiani vengono controllati da centrali che hanno il loro core business in Italia. Se non abbiamo questo, quei risparmi degli italiani non verranno reinvestiti in Italia, quindi è un tema sul quale il governo sa qual è il suo mandato e la sua responsabilità e si regola di conseguenza", esordisce Giorgia Meloni per rispondere alla domanda sulla posizione dell'esecutivo in merito all'offerta di Unicredit nei confronti di BPM. "Il governo - prosegue la premier - ha gli strumenti per intervenire qualora dovesse rilevare che l'operazione non rientra nell'ambito dell'interesse nazionale. Ma questo è un file che sta seguendo il ministro Giorgetti, mi fido molto del suo giudizio sulla materia e quindi facciamo delle valutazioni assolutamente neutrali, ma nell'interesse nazionale italiano".
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