Vittorio Feltri su Spano e Giuli: “Girano voci su orge gay al Ministero, lo hanno fatto dimettere per i suoi gusti sessuali”

Feltri: “È chiaro che lo hanno fatto dimettere perché è gay. Ed è chiaro che con questa storia vogliono dire che è gay anche il ministro Giuli. Cosa che non credo sia vera, perché lo conosco”

Ulteriori indiscrezioni sarebbero emerse sul caso delle dimissioni del Capo di Gabinetto del ministero della Cultura Francesco Spano. Infatti, alcune “voci di corridoio” sosterrebbero che dietro l'addio alla carica di Spano ci sarebbe un attacco diretto al suo orientamento sessuale. Ad alimentare queste indiscrezioni è stato il giornalista e consigliere regionale in Lombardia, Vittorio Feltri.

Vittorio Feltri su Spano e Giuli: “Girano voci su orge gay al Ministero”

Feltri ha rivelato che gli sarebbero arrivate da più fonti, situazioni relative a presunte “orge andate in scena nelle stanze del ministero della Cultura, che sarebbero per giunta la vera causa delle dimissioni di Spano. “Non c’è cronista politico d’Italia, me compreso – ha assicurato Feltri – che in questi giorni non abbia ricevuto telefonate di politici e colleghi che raccontavano, in una specie di telefono senza fili, storie incredibili sul ministero del ‘Cultura’, su orge gay al ministero e altre cose assurde e francamente vergognose persino per uno come me che dell’esagerazione ha fatto una cifra professionale”.

Le dimissioni di Francesco Spano

Secondo quanto riportato da Feltri, le dimissioni di Spano non avrebbero nulla a che vedere con la consulenza da 14mila euro che l'ex Capo di Gabinetto avrebbe firmato in favore del marito quando era segretario generale del Maxxi. Consulenza che secondo l’ex presidente del museo, Giovanna Melandri, era in essere “già prima dell’unione tra i due”.

Nel mirino anche Alessandro Giuli 

Oltre a Spano, nel mirino delle indiscrezioni girate in ministero figurerebbe anche Alessandro Giuli. Infatti, su questo punto Feltri ha affermato: “E’ chiaro che lo hanno fatto dimettere perché è gay. Ed è chiaro che con questa storia vogliono dire che è gay anche il ministro Giuli. Cosa che non credo sia vera, perché lo conosco. E anche se lo fosse… Sarebbero fatti suoi”.

Poi se la prende con “la stupidità dei commenti che stiamo sentendo tutti in questi giorni a proposito della frociaggine al ministero della Cultura. Una cosa che un po’ mi fa ridere, un po’ mi fa piangere. Perché poi rompono i coglioni a me quando faccio i titoli provocatori. Ma io strizzo l’occhio, scherzo, lo faccio in chiaro, non metto in circolo un pissi pissi omofobo e schifoso per sporcare la gente o indebolire un ministro”. Infine, Feltri ha sottolineato: “E sarebbe questo il grande scandalo? Il grande scandalo non esiste”.