Caso Boccia-Sangiuliano, la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per danni erariali, l'ex ministro: “Meglio, così potrò chiarire”

I magistrati contabili, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, della Corte dei Conti del Lazio hanno aperto un fascicolo su eventuali danni erariali sul caso Boccia-Sangiuliano. Il vicepremier e leader politico di Forza Italia, Antonio Tajani, in un intervista ha espresso “dispiacere per aver perso un ministro capace, che ha scelto di dimettersi per difendere la propria dignità e la propria integrità. Sono sicuro che raggiungerà l'obiettivo”. 

Caso Boccia-Sangiuliano, la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per danni erariali: l'avvocato di Sangiuliano e la denuncia per estorsione a Boccia

L'ex ministro Gennaro Sangiuliano, tramite il suo avvocato Silverio Sica, ha invece annunciato l'imminente presentazione di un esposto contro Maria Rosaria Boccia per estorsione ai danni dell'ex ministro. “È in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima”, ha affermato Sica, spiegando che “non c’è alcun rilievo giuridico nelle azioni compiute da Sangiuliano durante il suo mandato come ministro”. Inoltre, l'avvocato ha precisato: "È innegabile che l’ex ministro Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere - ma la decisione spetterà ai magistrati - prefigurano il reato di tentata estorsione”. L'ex ministro Sangiuliano, in merito all'apertura dell'inchiesta della Corte dei Conti, ha affermarto di essere “lieto che la Corte stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda. In tal modo avrò la possibilità di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia”.