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Qualcuno Fermi Zelensky: Il Nano Sta Minacciando Il Mondo Con La Terza Guerra Mondiale

Tra verità distorte, balle e richiami alla Terza Guerra Mondiali, il braccio armato degli interessi americani, Zelensky, ci sta trascinando velocemente in un baratro

15 Agosto 2024

Qualcuno Fermi Zelensky: Il Nano Sta Minacciando Il Mondo

A conti fatti, almeno fino a oggi, il conflitto in Ucraina non è mai stato il carnaio che ci si poteva aspettare. I Russi, da mesi in cerca di qualcuno che in occidente ascolti le loro ragioni, contrariamente a quello che avrebbero potuto fare, non hanno mai messo in campo le armi di distruzione di massa che potevano usare.

Dall’altro lato, quel nano da giardino di Zelensky, pupazzetto foraggiato dai dollaroni americani, da comico di basso profilo e Premier di scarse pretese, si è tramutato in un aborto mancato tra Hitler e Churchill.

Il nostro nanetto, da un lato recluta con la violenza cittadini di ogni età per mandarli al massacro, dall’altro alza il tiro con i giocattoloni che tutti noi gli abbiamo fornito e si diletta nella fintissima avanzata in territorio russo, come se fosse possibile una conquista di Mosca. Adesso, timoroso delle conseguenze, invoca un conflitto mondiale.

Per la serie: dove ha fallito Napoleone, lui pensa di riuscire.

É delle ultime ore la maxiballa, riportata in coro da tutti i media, che l’Ucraina starebbe avanzando a cannoni battenti e droni spiegati contro una Russia incredula, che addirittura accoglierebbe gioiosa i soldati ucraini dalle finestre come gli italiani quando sbarcarono gli americani: balle.

In realtà, se andate a informarvi sui siti specializzati che stanno seguendo il conflitto in tempo reale, potete constatare voi stessi che l’unica cosa andata realmente a segno sono stati alcuni droni, esattamente a Belgrod.

Qui però nasce il problema, al netto della campagna di menzogne che ci viene regalata per farci sentire tutti un pelino più sicuri.

Anche se la Russia non ha subito danni rilevanti, Putin è incazzato come una biscia perché comunque ha permesso uno sfondamento dei suoi confini, e nelle ultime ore ha dichiarato che la sua risposta sarà pesantissima, senza esclusione di colpi. Cosa vuole dire?

Semplice, quando il topolino inizia a rompere troppo i coglioni, il gatto non gli fa una carezza.

Così, mentre gli Stati Uniti osservano pacifici dall’altro lato dell’oceano, noi europei siamo quelli che rischiano di prendersi il cetriolo nel culo, perché ove mai Mosca perdesse seriamente la pazienza e avviasse un piano militare “estremo”, per colpa della totale assenza di spina dorsale dei nostri leader, probabilmente in meno di 24 ore ci troveremmo le bombe in casa, maledicendo il giorno che non ci siamo fatti i cazzi nostri.

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