22 Luglio 2024
Se in Europa per la Schlein non va affatto bene, non fosse altro per il colpo gobbo che le hanno giocato i compagni del PSE non lasciandole neanche una poltroncina, i colleghi Dem americani non se la passano meglio.
Chiuso il capitolo di un Biden ormai alla frutta che chiamava Zelensky con il nome di Putin, parlava dall'aldilà con Mitterand e accarezzava i negroni palestrati in modo laido e porcino, con Kamala Harris, unica scelta possibile, stanno messi maluccio.
Gli elefantini, disperati e in cerca di un paracadute, si giocano la carta dell'effeto Obama bis, o forse è meglio dire che vogliono offrire al popolo il secondo tempo del nuovo peggior Presidente americano possibile. Sì, perché Obama questo è stato, un bombarolo finto buonista e con le faccia di George la scimmia che ha preso il Nobel per la pace in quanto negro, ha contribuito a distruggere a suon di cannoni ogni equilibrio in medioriente, e ha trascinato nella merda il debito pubblico statunitense.
Indiana, perciò neanche americana, e di colore, Kamala non vanta certo una carriera di successi elettorali. Non a caso, ha un tasso di popolarità bassissimo, e quando ha provato a candidarsi nella sua California nel 2020, come si dice dalle nostre parti, ha preso gli schiaffi. Oltre a ciò, è un personaggio considerato "ambiguo", se non un pelino giustizialista.
Ex procuratrice di San Francisco e poi della California, quando ai tempi di Trump si alzò il noto polverone per la violenza della polizia, lei assunse delle posizioni che poteicamente definiremo "al gusto manganello".
La Harris è una democratica talmente democratica che, in riferimento proprio al suo periodo come procuratrice di San Franciso, non ha mai smesso di vantarsi di aver portato le condanne a morte dal 53% al 67%: una Santa.
A ben vedere, questo amore della Harris per la violenza fa il paio con la consolidata tradizione dei Dem americani, da sempre favorevoli a qualsiavoglia conflitto perché, si sa, la guerra porta guadagno.
Lo scontro tra Trump e la Harris, è più di un semplice duello tra Repubblicani e Democratici, è uno scontro tra civilità, ovvero quella della liquidità di genere, della cancel culture e del linguaggio inclusivo, contro il buon senso.
Però, che volete farci, è la logica ammerrigana: negra, extracomunitaria e donna, se non la voti sei fassista.
Povero mondo.
Di Aldo Luigi Mancusi
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