24 Giugno 2024
Una situazione incredibile è toccata al comune di Zerba, il più piccolo paese della provincia di Piacenza nonché di tutta l'Emilia Romagna. Ci troviamo nella alta Val Trebbia, al confine sia con la Lombardia che col Piemonte, e a quasi mille metri d'altitudine. Nonostante i 71 residenti, chi ci abita realmente sono solo una quindicina di persone. Nel paesino, straordinario è stato l'esito delle elezioni comunali, a cui hanno partecipato 57 persone sulle 118 aventi diritto al voto.
Si sono sfidati nuovamente i due candidati sindaco del paese, Claudia Borrè, appoggiata dalla lista “Il Castello”, 52 anni, e Giovanni Razzari, 73, per la lista “Zerba futura”. Lo scorso 10 giugno i cittadini erano stati chiamati a votare: i due candidati avevano ottenuto 28 voti a testa. Di fronte a questa parità perfetta, è stato convocato un secondo turno di elezioni, il cui esito è stato lo stesso pareggio.
Se quindici giorni fa è stata trovata e spogliata una scheda bianca, durante questo secondo turno nell'urna è stata trovata una scheda ritenuta nulla, cosicché le votazioni sono risultate identiche alle scorse.
Secondo la legge, dato il pareggio, la nomina a sindaco spetta al candidato più anziano. Così, sono i 73 anni di Giovanni Razzari che gli hanno permesso di vincere contro la più giovane sfidante.
Si è così trovata spodestata Claudia Borrè, titolare dell'unico bar e osteria del paese, che aveva già svolto l'attività di vicesindaco negli ultimi cinque anni e di sindaco durante i quindici precedenti.
Contattato telefonicamente dopo il responso delle urne, Razzari dice: «Non me lo aspettavo». Spiega: «Mi aspettavo un risultato più significativo ma dobbiamo accettare questo pareggio. E ora cominciamo a lavorare subito per il futuro».
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