06 Giugno 2024
Che cosa rimane della Grande Truffa una volta scoperta? Adesso che, come scrive il mio amico Alessandro Rico su “la Verità” di oggi, niente ha retto alla prova dei fatti mascherine tachipirine coprifuoco vaccinazioni di massa? Direi un duplice livello di consapevolezza e mesta consapevolezza. Su scala mondiale, la conferma che le nostre democrazie erano fragilissime, permeabili, che potevamo, come possiamo, come potremo in un attimo ritrovarci nell’incubo totalitario come e più che in passato; che siamo circondati di mostri, di zombi, di vampiri potentissimi, più che in passato, perché gli argini democratici non tengono con loro mille istituzioni, regolamenti, con la retorica democratica dei diritti che serve a niente, che viene travolta dalla tecnologia autoritaria e del controllo capillare. Su base italiana la consapevolezza è perfino più miserabile e più tetra: se nel resto del pianeta almeno ci si interroga, si prende atto, si pubblicano innumerevoli riscontri scientifici per sbugiardare le misure pazzesche e paranoidi del controllo di massa, se un ex onnipotente demoniaco come Fauci può venire apostrofato, “vergognati!”, e lo caricano di decine di imputazioni da Norimberga, nel pantano italiano niente di tutto questo: sindacare Mattarella, autocrate democratico, è sconsigliato, i pupazzi macabri come Speranza girano ancora a provocare, ad insultare i malati gravi e i loro parenti, malati di vaccino, vittime vaccinali, il potere politico non si discute, ci sono facce impresentabili come la ex infermiera festaiola Renzulli che prima ammettono “ho esagerato” ma subito dopo ricominciano a esagerare peggio di prima, la casta dei virologi resta invadente a dispetto delle loro miserabili magre scientifiche, nella repubblica pugliese di Emiliano un Lopalco può ancora imporre vaccinazioni sfrenate ai bambini, che è un crimine umanitario a dispetto di migliaia di ricerche che ne dimostrano la inefficacia e la pericolosità, i vanesi da televisione come questo Tozzi, tuttologo climatico e vaccinale, vengono intervistati da siti compiacenti e sono anche loro intoccabili, se lo apostrofo via social, rinfacciandogli le sue innumerevoli topiche, com’è come non è il mio profilo sparisce da X che come tutte le faccende di Elon Musk è diverso solo nella facciata, e così i teletribuni restano liberi di spacciare le loro balle climatistiche ed elettoralistiche.
È quasi incredibile, perfino per gli standard italiani, la rimozione forzata, colossale, invereconda a seguito del fallimento abissale delle politiche sanitarie. Che non erano sanitarie, era giusto un affare di potere. Tutti dentro e tutti d’accordo, al grido “ce n’è per tutti e chiuderli dentro, terrorizzarli non è mai stato così facile”. La tragedia nella tragedia del pantano Italia è che nessuno, men che meno qualsiasi leader di partito, si è assunto la responsabilità di rappresentare una fetta di società canagliescamente liquidata come “novax” mentre era fatta anche di gente che ragionava, si poneva domande, aveva paura e con ottime ragioni. A supplire alla bisogna troppi pifferai e cialtroni che hanno sfruttato l’emergenza per cercarsi un futuro politico. I leader cosiddetti democratici non si sono azzardati allora e persistono oggi nell’ambiguità. Per quale motivo Salvini candida un parà esaltato se non per dargli la responsabilità di chiudere di nuovo tutto alla prima occasione? E se la sinistra piddina non aspetta altro, la destra Meloniana sta alla finestra ma non fa mistero dei medesimi obiettivi. Tutti dentro al gioco sporco per tenere tutti dentro alle loro case i cittadini sudditi e vittime. Forse nel resto del mondo non più ma in Italia la replica è garantita se non peggiore. Così che chi ancora si ostina a chiedere conto della commissione d’inchiesta fantasma, la commissione Godot, lo fa più per residua vis polemica che per reale convinzione.
Nessuno che si batta il petto, nessuno che dica “abbiamo sbagliato”: partirebbe un effetto domino che le istituzioni non possono permettersi ossia il crollo definitivo e completo del regime reclusorio da Mattarella all’infermiera Marty che si selfava coi segni della fatica e della mascherina, segnali di guerra da sioux, e poi filava a Dubai per ristorarsi.
I vaccini non immunizzavano, imporli coi ricatti più ignobili e violenti è stato un abuso senza prospettive, senza scrupolo democratico, senza motivazioni scientifiche, un abuso eversivo e totalmente illegale. No, cosa dite, come vi permettete, i vaccini “hanno salvato 20 milioni di vite”. Ma è uscita anche l’ultima conferma dell’esatto contrario, sul British Medical Journal (citato ancora da Rico): i vaccini, tenuto conto dei molteplici effetti avversi hanno ammazzato molte più persone del Covid che, preso per tempo, curato in modo scientifico non stregonesco o canagliesco, poteva essere arginato assai meglio. E senza contare le ricadute sociali ed economiche dei lockdown, delle profilassi sbagliate, e senza contare il micidiale effetto boomerang di una generazione di alienati giovani e giovanissimi, incapaci di riprendersi.
Nel computo delle certezze tradite, il ruolo dell’informazione quale cerniera democratica tra il sapere degli iniziati e la approssimazione del volgo suggestionabile. Questa informazione, tecnico-scientifica o generalista che fosse, si è lasciata comprare dai padroni dei vaccini e ne è derivato non solo l’odio sociale, la divisione fanatica tra caste ma anche se non principalmente l’incapacità di comprendere i fondamenti quanto a virus, cure, terapie, con la conseguenza dei milioni di morti evitabili e inutili. Per anni l’informazione comprata e venduta ha coperto, ha guardato altrove e ci sono volute le ammissioni dello Stranamore Fauci sulla matrice di laboratorio per un morbo creato in dieci forse vent’anni di ricerca demoniaca in modo da scatenare il passaggio virale animale-uomo. L’effetto è stata la saldatura tra l’autoritarismo democratico americano e quello dittatoriale cinese, tra il liberismo democratico a stelle e strisce e il capitalismo comunista del Dragone. Come dire che quanto resta delle ideologie è distinguo da masturbazione intellettuale, che la divisione mondo libero e mondo autoritario è ridotta a mito da cartone animato; più nel concreto, che non esiste altro regime fuori da quello del profitto vertiginoso e globale ed autorigenerante che può verificarsi solo rinchiudendo l’universo mondo. Il centro focale di questa saldatura tra totalitarismi è stato il laboratorio di Wuhan, controllato dall’americano democratico Fauci, animato dagli scienziati cinesi poi fatti sparire uno dopo l’altro come nei bei tempi virtuosi predemocratici dei faraoni o degli imperatori che eliminavano scienziati, architetti, artisti una volta che avevano esaurito la loro funzione.
Rimane la consapevolezza di un mondo solo, abbandonato a se stesso, che continua a girare senza una prospettiva diversa dall’incubo, avvolto in una colossale democrazia negativa e illusoria, pronta a riscoprire le delizie del lockdown globale, del terrore globale. Mi dicono amici e lettori terrorizzati: non mollare, vai avanti almeno tu, ma che può fare un cronista minato dal vaccino oltre al suo dovere etico e professionale, sapendo che non servirà? Qui non è questione di salvare una umanità che non ha né tempo né mezzi né voglia di salvarsi, ma di continuare a fare quello che si fa per chi non c’è più e per chi si ostina a restare, sapendo che è patetico, che, come in quel disco di De André, andrà a finire nel “tutti morimmo a stento”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia