Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Mattarella vuol consacrare il potere dell'Europa, che vuol dire (ancora) più vaccini e più reclusione

La UE cambia chi finge di volerla cambiare. E' quella che ci ha imposto la vaccinazione di massa, le misure concentrazionarie, l'alluvione di migranti senza controllo. E il suo programma è semplice: ancora più di tutto questo. Per cancellare anche la sovranità residua.

03 Giugno 2024

Mattarella Von Der Leyen

Il mio amico Angelo non so che età abbia, indefinibile come tutti i cinesi ma di sicuro più giovane di me. A Natale mi ha mandato un video di auguri di guarigione, sabato sono passato a trovarlo al Casoretto perché fa gli spaghetti aglio e olio più buoni di Milano, mi aspettavo di trovarlo al suo posto sempre stanco, scazzato ma gentile, che parla al telefono mezzo mandarino e mezzo meneghino, ma non c’era, era a casa, convalescente, gli hanno appena asportato un pezzo di fegato. “Ma tutto bene, gualito plesto” dice la nipote che ormai ci accoglie come vecchi amici a me e a Tony. La sera prima ero stato a fare la mia conferenza “Vaccini e potere” ospite di una associazione Grex in fama di complottista e novax, ma appena tornato a casa ho saputo di altre tre o quattro persone che complottiste non sono anzi si erano vaccinate a raffica e anche loro tumori e asportazioni. Si erano fidate, come me, come quasi tutti, di un potere che poteva sembrare ambiguo e perfino famigerato ma che nessuno salvo i lunatici poteva immaginare fatto di mostri, di vampiri. Adesso il nostro Mattarella che aveva avallato il regime reclusorio, punitivo ma inutile, se ne esce con una delle sue frasi apodittiche, tra poco “consacreremo la sovranità della UE” e poteva dire la santità assolutista, la UE più che sovrana essendo totalitaria ed erogatrice di vaccini e più migranti. E il suo corifeo, che sarebbe il capo del nostro Stato sempre meno sovrano, dice che ce ne vogliono di più. Difatti la UE è prontissima a spacciare, tramite l’OMS coi suoi deliranti piani pandemici, la nuova frontiera della vaccinazione preventiva e onnicomprensiva per tutti i tipi di malattie vere o prospettiche e per tutti dai neonati dai feti fino ai centenari e chissà alle salme.

“Ci vuole più Europa”. Per fare che? Se una cosa o una istituzione dopo 30 anni non serve, se tutti sono concordi sul fatto che non ha funzionato, la conclusione può essere una sola: si dismetta, si elimini. Non “ce ne vuole di più”. Ma la UE, nata “sulla crisi perenne” come ebbe a dire il cancelliere Schmidt, cresciuta come camera di compensazione della grande industria, della finanza globalizzata, è il mezzo per togliere sovranità ai singoli Paesi mediterranei primo fra tutti l’Italia dove vige la politica concentrazionaria che vede tutti coinvolti, nessuno rimasto fuori dall’orrore dei coprifuoco e delle misure repressive e inutili, della vaccinazione di massa che continua a scatenare dopo tre anni inaudite forme di malattie e di morti “improvvise”. Ma anche di queste “ce ne vuole di più” perché, come dicono i filantropi immaginari, al mondo la metà è superflua e va soppressa. L’Europa vive di crisi e la baronessa corrotta al suo vertice ha inventato una parola, “permacrisi” adeguata al tempo, sul criptico-esoterico, che però dice lo stesso, restare in ansia perenne.

Permacrisi, per dire la crisi che non finisce mai e sta dentro di noi nel corpo come nella psiche. I vivi continuano a morire di mali non casuali, che un vaccino non può scatenare per caso, c’è con tutta evidenza un lavorìo demoniaco di laboratorio durato anni se una piccola fiala può suscitare o eccitare patologie sconosciute che vanno dal sangue al cuore, dai muscoli ai tendini, che fanno marcire lentamente o folgorare di botto. Ma la mente non è messa meglio. Trovatevi a cena tra amici e, tempo venti minuti, finirete per parlare ancora e ancora di quei giorni in cui non si poteva bere un caffè seduti o dalle sei di sera, le guardie ti correvano dietro, le panchine erano legate col nastro adesivo e la gente si odiava. Un trauma impossibile da smaltire, che poi è lo scopo espressamente cercato: “Bisogna terrorizzarli, che ricordino a vita quello che gli stiamo facendo”. E a dirlo personaggi all’apparenza anonimi e un po’ strambi come Conte, Speranza e i virologi del CTS. Poi Draghi, oggi tra i papabili a capo dell’Unione, avrebbe perfezionato con efficienza bancaria. Il tempo dell’odio non è mai finito se anche a me, che mi curo un linfoma, augurano la morte perché vado denunciando le conseguenze del vaccino, se c’è ancora gente che si vanta dell’antico servilismo e della carognaggine meschina, infantile come quell’aspirante scrittore che si esaltava perché pur munito di greenpass aveva “rubato il tavolino” ai novax; e questi sono precisamente gli stessi del “ce ne vuole di più”, più Unione Europa dunque più vaccini, più migranti, più crisi perenne, più menzogne climatiche, più balordi all’assalto dei monumenti e delle piazze, più Stato reclusorio agli ordini del sovrastato paranoide e predatorio. Questa sarebbe la democrazia unionista del nostro presidente? Questa per cui in treno ancora si trovano disagiati che rantolano dietro una mascherina inutile? Questa per cui più ci si ammala e si muore e più resta sconveniente, per non dire proibito, dirlo? “Dobbiamo terrorizzarli a vita” e così è stato fatto. Tutti concordi e non pentiti se è vero che in Puglia schedano i bambini senza quarta dose, un crimine assodato, e gli impediscono di andare a scuola. Adesso tutti che vogliono cambiare la UE “dall’interno” perché non funziona, ma l’entrismo è la strategia di chi se mai vuol farsi cambiare lui. Come mi disse in un talk show un euronorevole bresciano o bergamasco, “io volevo radere al suolo l’Unione poi mi sono accorto che aveva un senso e un utile”. Per te sicuramente, gli rispondevo e lui, leghista di carne pallida e frollita, non sapeva cosa replicare, rideva un po’ inacidito ma appagato come chi ha risolto il problema della vita, il suo senso e la sua utilità. “Conteremo di più in Europa” dice Tajani, capo del partito che non c’è, Forza Italia, ma lui è un burocrate europeo che fa la corsa su Salvini e magari la Meloni. Di certo c’è solo che più Europa vorrà dire ancora più vaccini, più incubi, più tecnologia del controllo, chiamata intelligenza artificiale, più prigionia, più follia. E non è un caso che anche al capo dei vescovi mercanti, lo Zuppi di Sant’Egidio, stia benissimo così.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x